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Confronto, condivisione, ruolo delle donne. Queste poche e nette parole d’ordine hanno segnato il recente corso del Teatro Carcano, affidato dal 2021 alla direzione di tre donne: Lella Costa e Serena Sinigaglia, imprescindibili punti di riferimento della vita culturale della città - alla direzione artistica, e Mariangela Pitturru a completare la triade con il compito di sintetizzare le visioni artistiche e progettuali traducendole all’interno della programmazione.
La centralità dell’universo femminile, l’attenzione ai temi più urgenti della contemporaneità e la posizione trasversale e dialettica nelle scelte e nei punti di vista sono i fili conduttori che hanno tessuto le trame delle ultime tre stagioni teatrali. Il Teatro Carcano si sta dunque confermando non solo come un luogo di spettacolo, ma come un catalizzatore di conversazioni significative, un faro per la riflessione critica che illumina voci e storie. Lo dimostra anche l’incredibile affluenza agli spettacoli del lunedì, i Follow the Monday: 25 appuntamenti per pensare e dialogare, una versione tutta targata Carcano dell’antico simposio in cui si avvicendano scrittori, giornalisti, storici, divulgatori e filosofi proponendo riflessioni e idee che possano orientarci in questi nostri tempi bizzarri attraverso lezioni sceniche inusuali.
Al fine di amplificare con maggiore intensità queste storie e messaggi importanti, oggi più che mai, desideriamo evidenziare una serie di spettacoli che esplorano le molteplici sfaccettature delle sfide che le donne affrontano e che ragionano su come la società le percepisce. Queste performance non sono semplici rappresentazioni, ma piuttosto inviti profondi a vivere un'esperienza che si configura come uno specchio critico sull’attualità.
Dal 31 gennaio al 4 febbraio in programma Top Girls (produzione Fondazione Teatro Due di Parma, regia di Monica Nappo) di Caryl Churchill, la drammaturga inglese nota per le sue commedie storiche e di costume non convenzionali e aliene da ogni forma di didatticismo, Il testo affronta in modo strutturale l’ineludibilità del confronto con il modello maschile nell’esercizio del potere e le sue contraddizioni.
Lo scorso anno decidemmo di fare un esperimento con il Teatro di Dioniso: proporre lo spettacolo Svelarsi, con otto attrici in scena che si svelano, anche fisicamente, alla visione di chi le osserva. Fu un atto un po’ carbonaro, la drammaturga e regista Silvia Gallerano capì da subito che in sala non sarebbero potute entrare che donne, per non contaminare il rito del comune sentire da cui nasce la catarsi propiziata dal teatro. L’esperimento fu un successo, un momento liberatorio necessario. Quest’anno lo riproponiamo in quattro repliche dall’8 all’11 febbraio in collaborazione con il centro Humanitas per lei dell’ospedale San Pio X che si inserisce nel progetto La salute femminile va in scena, attivando un parallelismo che ci è parso lampante: svelarsi per le donne prelude alla cura. Dai tabù che ammalano l’anima, dalle malattie che aggrediscono i corpi.
Silvia Gallerano è la protagonista anche di una performance teatrale che ha vinto il Fringe di Edimburgo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo: La Merda di Cristian Ceresoli (12 febbraio), un fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock. La Merda si manifesta come un poetico stream of consciousness dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.
Il 4 marzo incroceremo lo sguardo di Carlotta Vagnoli, scrittrice e attivista, che sintetizza in un monologo inedito il suo punto di vista sul ruolo delle donne nella società attuale.
Dall’8 al 10 marzo in scena Stai Zitta! (co-prodotto insieme a Scarti e LaQ-Prod), tratto dall’omonimo testo di Michela Murgia, che affronta con la credibilità data dall’impegno delle attrici/attiviste Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque, le tematiche femministe, invitando a combattere gli stereotipi di genere. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire” contenute nel libro offrono l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali.
E sono molte altre frasi di questo stesso tipo l’oggetto della satira del format ideato e condotto da Serena Dandini e prodotto dal Teatro Carcano Vieni Avanti Cretina, Next! (dal 10 al 12 maggio) dove attrici di collaudata comicità come Martina Dell’Ombra/Federica Cacciola, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero e Rita Pelusio celebrano la “cretineria” al femminile, un’esclamazione che può sembrare audace di questi tempi ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell’emancipazione delle donne.