Sarà "Rosa", di Veronica Pivetti, il libro che inaugurerà il progetto "Nessuno Assente", prodotto da Alt Academy per la direzione artistica di Pino Strabioli.
Il libro sarà presentato il 10 gennaio, alle ore 21, al Teatro De' Servi di Roma.
Quando Rosa suona il campanello di casa Marsili per quel secondo lavoro che le consente di arrivare alla fine del mese, non immagina che dovrà scalare una montagna di pregiudizi, né che, sulla cima di quella montagna, troverà Iv, un’anziana e bella signora che ha perso la memoria ma non se stessa.
Il marito, fascinoso e scorbutico, si rivelerà subito un osso duro, ma Rosa, avvezza ai caratteracci, non s’impressiona neanche un po’.
Rosa Cruzado, operatrice sociosanitaria peruviana, donna di cuore e di cervello, lavora a “Villa Pace e Bene”, una RSA milanese, e custodisce gelosamente un segreto che condivide con le sue colleghe, ma nasconde alla perfida coordinatrice Simonetta Spinelli, sua superiore.
Rosa e le altre sono grintose, lavorano sodo, trattano ogni tipo di umanità con cura e dedizione, spesso in salita e “controvento”. E se la truce Spinelli toglie loro sonno e serenità, l’ultraottantenne e vispa direttrice Celestina Guarino sembra essere una buona alleata.
Ma perché non reagisce alle nefandezze della coordinatrice? Cosa la obbliga a tollerarne l’arroganza? La situazione precipita in una notte di nubifragio, quando il segreto di Rosa e delle combattive Lupe, Teodora, Polina, Denisa e Maka viene accidentalmente scoperto, mettendo a repentaglio il lavoro di tutte.
Rosa è una storia di emancipazione che sembra una favola, e in qualche modo lo è. Ma Rosa esiste davvero, e di donne come lei, arrivate nel nostro Paese per trovare un futuro degno, ce ne sono tante. La nostra casa è anche la loro.
Veronica Pivetti, sollecitata dall’intervista che ha preparato per lei Pino Strabioli, si inoltrerà in una carrellata di personaggi divertenti ma dai risvolti emozionali imprevedibili in un turbinio di storie femminili strettamente intrecciate con la condizione femminile, l’immigrazione ed i pregiudizi razziali.
Il progetto "Nessuno Assente" è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
“Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha bisogno di dirgli”, questo sosteneva Jacques Copeau e questo è tuttora effettivamente dimostrato dalla funzione sociale dello strumento teatro.
La società di oggi, con tutte le sue ferite ed i suoi vuoti ha un’estrema necessità di ascoltare, riflettere, guardarsi dentro, ricordare, progettare il proprio futuro e ricominciare a conoscere ed amare la propria cultura.
Se vogliamo che con il teatro si aiuti a pensare, a immaginare un mondo diverso da come appare, a stimolare uno sguardo critico sul mondo, non si può prescindere dal capire dove siamo e quali siano le ferite che dobbiamo risanare.
In tale perimetro di riferimento, si vuole e si deve parlare di bullismo, problematiche adolescenziali, inclusione sociale, violenza, fragilità di genere, pregiudizi razziali, immigrazione, disabilità, ecologia e salvaguardia del pianeta. E' noto, però, che non si può costruire alcun futuro se non basandolo sulla conoscenza del passato ed ecco perché la memoria del nostro vissuto collettivo è uno dei temi più cari agli organizzatori del progetto progetto, dagli avvenimenti storici che hanno per sempre cambiato il mondo (guerra, olocausto ecc.) alla celebrazione di grandi figure culturali di cui ricorrono gli anniversari (Giacomo Puccini, Giacomo Matteotti, Franz Kafka).
L'intento del progetto è quello di avvicinare le persone coprendo la porzione più ampia possibile di argomenti socialmente rilevanti e che esse conoscano le conquiste sociali che l’umanità ha ottenuto, ecco perché vogliamo ricordare la giornata mondiale contro il Cyberbullismo (7 febbraio), la giornata mondiale della Terra (22 aprile) ed una festività che in questa città dovrebbe unire le nostre menti ed i nostri cuori di romani, il Natale di Roma (21 aprile).
Il teatro, se non avvicina le persone, non ha alcuna funzione sociale, deve farle incontrare poiché al teatro puoi togliere tutto le luci, la scenografia, i costumi, ma rimane tale soltanto se vi sono lo spettatore e l’attore. E se lo spettatore non va al teatro, è questo che deve cercarlo, andando in scena nei luoghi in cui la gente vive e parlando di argomenti di cui la gente conosca il significato, avendoli provati sulla propria pelle.
Nella proposta del progetto lo spettacolo si fa mobile ed elastico, spostandosi da location centrali come il Teatro Belli, il Teatro de’ Servi e il Teatro Vittoria, a location periferiche come il Teatro 7Off e la Casa dei diritti e delle differenze che ospiterà simbolicamente l’intervista a Dacia Maraini condotta da Pino Strabioli e un laboratorio teatrale integrato con ragazzi diversamente abili selezionati in collaborazione con tre associazioni operanti sul territorio romano.
Nell’affrontare il tema dell’inclusione, il progetto mira ad intercettare tutte le tipologie di pubblico, dai bambini con lo spettacolo “Il cielo non ha muri”, agli stranieri con lo spettacolo “Terra, viaggio attraverso i continenti”, fino al pubblico eterogeneo con tutti gli spettacoli e gli incontri in programma.
“Nessuno Assente” prevede 5 location diverse, 4 mesi di attività, 1 laboratorio integrato e 14 eventi.
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