Fvg, Fedriga: "Mi ricandiderei per un terzo mandato da Presidente"

"Credo che laddove c’è un’elezione diretta con una platea ampia come quella delle Regioni debba essere dato al cittadino il diritto di scegliere. Escludere a priori un candidato è una sconfitta".

(Prima Notizia 24)
Martedì 16 Luglio 2024
Trieste - 16 lug 2024 (Prima Notizia 24)

"Credo che laddove c’è un’elezione diretta con una platea ampia come quella delle Regioni debba essere dato al cittadino il diritto di scegliere. Escludere a priori un candidato è una sconfitta".

E' un momento d'oro, per il Governatore del Friuli Venezia Giulia e Presidenze della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga: dall'inizio del suo secondo mandato, l'anno scorso, il suo consenso è aumentato del 4%, cosa che gli ha permesso di conquistare il primato del Governance Poll 2024 con un gradimento pari al 68%.

“La vittoria – spiega Fedriga al ‘Sole 24 Ore’ – è frutto di un lavoro di squadra, a stretto contatto con le parti sociali e la società civile. Un lavoro che ci ha premiato anche dopo la pandemia”.

In precedenza, il Governatore aveva fatto sapere che l'ipotesi di un terzo mandato sarebbe stata discussa dopo le Europee. Adesso, visti i risultati, si ricandiderebbe: “Ad oggi sì, ma al di là della mia situazione personale credo che laddove c’è un’elezione diretta con una platea ampia come quella delle Regioni debba essere dato al cittadino il diritto di scegliere. Escludere a priori un candidato è una sconfitta”.

Per Fedriga, l'autonomia differenziata non rischia di portare a squilibri, come denunciato dalle opposizioni e dalla Cei: “Penso che sia un’opportunità per i cittadini perché su determinate materie i territori sono in grado di dare risposte più rapide rispetto a quelle del governo centrale. Sono convinto che non creerà una spaccatura tra Nord e Sud: è falso e anche umiliante ritenere che il Mezzogiorno non sia all’altezza dell’autonomia differenziata”, dice.

L'autonomia ha rimesso in evidenza il ruolo dei Livelli Essenziali di Prestazione (Lep): “È un effetto indiretto positivo, ma è grave che oggi si abbini il concetto di Lep, che avrebbe dovuto essere indipendente, a questa legge”.

Tra i temi sui quali le Regioni hanno specifiche competenze c'è anche la sanità, e sul Dl relativo alle liste d'attesa, attualmente in conversione al Senato, l'opinione dei Governatori è negativa: “Stiamo trovando una strada condivisa con il governo sull’articolo 2: abbiamo chiesto un efficientamento del sistema rispetto a quanto previsto dal testo originario che, a nostro parere, creerebbe un corto circuito tra centri decisionali”.


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