Passeggiata di protesta ai Castelli Romani per la crisi idrica del territorio
Domenica 4 febbraio con appuntamento alle ore 10,00, 32 associazioni e comitati protesteranno al moletto di Castel Gandolfo per la crisi idrica dell’area.
(Prima Notizia 24)
Martedì 30 Gennaio 2024
Roma - 30 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Domenica 4 febbraio con appuntamento alle ore 10,00, 32 associazioni e comitati protesteranno al moletto di Castel Gandolfo per la crisi idrica dell’area.
Oltre trenta associazioni e comitati dei Castelli Romani si incontreranno al Lago di Albano per una passeggiata di protesta contro l’immobilità delle istituzioni nei confronti della crisi idrica che, da più di 40 anni, è diventata un increscioso problema per le popolazioni della zona.

Addirittura prima dell’istituzione del parco stesso, avvenuta esattamente 40 anni fa, il Comitato Promotore del Parco Naturale dei Castelli Romani lanciò l’allarme per i laghi, inquinati dagli scarichi urbani e da una agricoltura non biologica.

Nel 1988 i volontari del WWF Castelli Romani denunciarono per primi l’abbassamento del livello dei laghi e da quel momento hanno misurato ogni mese il loro livello testimoniando quanto – purtroppo - stava accadendo e riuscendo così a smuovere, solo nel 1996, le istituzioni Provinciali e Regionali che commissionarono studi scientifici per analizzare il fenomeno dell’abbassamento lacustre.

Il risultato fu incontrovertibile e dava ragione alle associazioni ambientaliste visto che gli specchi lacustri si abbassavano a causa dell’eccesivo consumo di suolo dovuto allo sviluppo urbanistico e al consumo delle falde idriche, superiore alle ricariche della pioggia.

Dopo tali studi aggiornati e pubblicati nel 2005 e la ratifica di Misure di Salvaguardia relative al sistema idrogeologico del complesso vulcanico dei Colli Albani non sono però seguite azioni specifiche risolutive. Da allora, nonostante le varie prove, i Comuni e le istituzioni locali non sono intervenute, tanto che vengono ventilate nuove previsioni per la cementificazione dell’area del Vulcano laziale.

Ora la battaglia per la difesa dei laghi si è accentuata anche perché, finalmente, la popolazione e gli operatori economici si rendono conto di quello che sta succedendo, visto che l’abbassamento di entrambi i laghi ha superato i 6 metri ed è visibile a tutti.

Il Coordinamento Natura & Territorio dei Castelli Romani sta cercando, anche con numerose iniziative di formazione e sensibilizzazione, di smuovere l’opinione pubblica, non a caso è stato creato un coordinamento per i laghi che il 4 febbraio alle ore 10.00 si incontrerà al porticciolo del Lago di Albano con la cittadinanza per illustrare, attraverso una passeggiata guidata da esperti, quello che sta succedendo ai laghi e come porvi rimedio.

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