Un obiettivo della mia missione “è favorire la de-escalation con Israele, con i palestinesi e con le autorità libanesi”.
Così il titolare della Farnesina, Antonio Tajani. arrivando alla sede della missione militare bilaterale italiana in Libano (Mibil) a Karantina, a Beirut, nell'ambito della missione in Libano.
Per quanto riguarda la tensione nell'area tra il Libano meridionale e il Nord di Israele, ha detto Tajani, “l’auspicio è che ci sia un accordo simile a quello raggiunto nel 2022 sui confini marittimi”.
“Bisogna lavorare con determinazione, è difficile in una situazione di tensione”, ha proseguito, per poi ricordare i combattimenti in corso lungo la Linea Blu di confine tra Libano e Israele.
“Non bisogna mai rinunciare alla via della diplomazia, della pace”, ha aggiunto, per poi riaffermare che è necessario creare due Stati per risolvere il conflitto tra Israele e Palestina.
Secondo il Vicepremier, “la presenza delle nostre forze armate nel mondo rappresenta uno strumento di straordinaria importanza per permettere all’Italia di svolgere un ruolo di portatrice di pace, di protagonista, in modo particolare in quest’area”.
Tajani ha anche ricordato la missione di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del sud (Unifil): “Si tratta di missioni non facili, ma i nostri militari sono una parte fondamentale della politica estera del nostro Paese”. “Siamo fieri di tutti gli italiani che indossano l’uniforme. I nostri militari sono apprezzati ovunque per la capacità militare, ma anche per la capacità di rapportarsi con la popolazione civile”, ha continuato.
In merito a quanto sta succedendo a Gaza, il Vicepremier ha evidenziato che l'Italia dà la sua disponibilità a inviare militari, qualora, dopo la fine della guerra, dovesse rendersi necessaria la presenza dell'Onu, sotto comando arabo. La Marina militare, ha proseguito Tajani, “è impegnata a sud del Mar Rosso per proteggere i mercantili. E’ nostro dovere proteggere il traffico mercantile”, dato che “circa il 40 per cento del Pil è costituito dall’export”.
"Lunedì abbiamo deciso a Bruxelles di dar vita a una nuova missione di protezione, che allargherà la missione che c’è a Hormuz", ha continuato il titolare della Farnesina, evidenziando che i vertici militari discuteranno su come attivare l'operazione. “Credo che la decisione definitiva verrà presa all’inizio del mese di febbraio”, ha fatto sapere il Ministro.
Domani, Tajani sarà a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah. “L'Italia - ha commentato Tajani sulla guerra nella Striscia di Gaza - sta continuando a lavorare per scongiurare il rischio di un allargamento del conflitto e favorire una de-escalation”. “Dobbiamo ripristinare al più presto un orizzonte politico verso una soluzione a due Stati, che rappresenta la risposta più efficace alla violenza efferata di Hamas”, ha continuato.
Domani, in particolare, Tajani incontrerà alte autorità israeliane e palestinesi, nonchè gli omologhi Israel Katz (Israele) e Riyad al Maliki (Palestina), oltre a partecipare, come ospite d'onore, allo Yad Vashem, il memoriale della Shoah, per la Giornata della Memoria.
“Sarò allo Yad Vashem per testimoniare che l’Italia è in prima linea, a fianco di Israele, contro l’antisemitismo”, ha evidenziato Tajani, per poi aggiungere: “Non possono essere in alcun modo tollerati questi vergognosi rigurgiti di antisemitismo che si stanno diffondendo come conseguenza del conflitto in corso: quest’anno, ancora di più, abbiamo il dovere di contrastarli ovunque, in ogni modo”.
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