Manzoni 150 anni dopo la sua morte, per il Presidente della Camera Lorenzo Fontana “Un maestro di vita”.
Successo senza precedenti alla Camera dei Deputati per il lancio ufficiale di “Manzoni 150” progetto ideato e coordinato dallo studioso Pierfranco Bruni. 
di Pino Nano
Domenica 21 Gennaio 2024
Roma - 21 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Successo senza precedenti alla Camera dei Deputati per il lancio ufficiale di “Manzoni 150” progetto ideato e coordinato dallo studioso Pierfranco Bruni. 

Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto, Sala del refettorio, la location è solenne e la biblioteca che occupa il piano terra del Palazzo ha appena ospitato uno dei convegni più esclusivi di questi anni, interamente dedicato a Guglielmo Manzoni, un “tour nazionale” per un progetto letterario nato per omaggiare il grande scrittore lombardo a 150 anni dalla morte.

“Siamo partiti lo scorso mese di aprile a Milano e, dopo essere stati ospitati in numerose regioni d’Italia, Lombardia, Puglia, Calabria, Lazio, Sicilia, Marche, Abruzzo, Basilicata, Molise, oggi- dice il coordinatore Pierfranco Bruni, Presidente Commissione “Città Capitale del Libro” – MiC - abbiamo l’onore di essere protagonisti di un evento di grande prestigio in una sede istituzionale come questa”.

Applausi a scena aperta nel momento in cui il Presidente del Congresso Pierfranco Bruni ha letto il messaggio del Presidente della Camera Lorenzo Fontana.

“L'occasione del 150° anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni ripropone all'attenzione di un largo pubblico la figura di uno dei padri della letteratura italiana, che tutti abbiamo imparato a conoscere e amare già sui banchi di scuola. Grazie alla continua revisione linguistica, rese il suo capolavoro, I Promessi Sposi, un romanzo universale e punto di riferimento della cultura italiana. Manzoni -questo il messaggio del Presidente Fontana- è stato uno degli scrittori che ha maggiormente sostenuto i valori della religione cristiana. Attraverso i suoi personaggi e i loro dialoghi, egli ebbe, infatti, anche il merito straordinario di evidenziare la forza della fede, consentendo al lettore di riconoscere non solo il male, rappresentato, per esempio, dalla sopraffazione di uomini su altri uomini, ma anche di stupirsi di fronte alla potenza del perdono. Al centro dell'opera manzoniana ci sono gli umili, le persone semplici, che la storia sembra ridurre a vittime dei potenti. Gli umili di Manzoni sono, però, portatori di una profonda saggezza e di umanità”.

Quanto basta per trasformare un evento letterario così importante anche in una grande agorà politica dove valori e principi diventano la mission degli studiosi presenti.

“Per Manzoni – dice ancora il Presidente Fontana- è, inoltre, importante l'idea di comunità, in cui gli individui sono legati dalla solidarietà e dal senso di appartenenza a un unico contesto di valori. Sono temi eterni quelli che l'opera di Manzoni ci offre con il respiro della più alta letteratura. Il modo come li affronta è parte integrante della nostra identità. Vi giunga, quindi, il mio sincero augurio per il pieno successo dell'iniziativa”.

Magnifica serata davvero. Per tre ore pareva che Manzoni fosse tra di noi, e che Manzoni e Rosmini per un giorno in cattedra insieme volessero convincerci che la loro amicizia era davvero una cosa straordinaria, da vivere e da rivivere sul Lago Maggiore come se il tempo si fosse fermato ad allora, quando l’uno ripeteva all’altro che la bellezza e la suggestione del Lago Maggiore era simile a quella del mare, annullando i confini fisici e geografici del lago e immaginando orizzonti infiniti oltre i monti.

L'attrice Floriana La Rocca ha letto dei brani di Manzoni. Sono seguite le relazioni di Stefania Romito, di Maria Teresa Alfonso, Rosita Paradiso, Arianna Angeli Anna Patera, Franca De Santis, Pasquale Motta Presidente della Accademia Tiberina. Pierfranco Bruni ha introdotto e coordinato il tutto.

Le scuole che hanno aderito al progetto sono il Brutium di Cosenza, il Casalini di San Marzano di San Giuseppe Taranto, il Liceo di Manduria e l'Istituto Mazzatinti di Gubbio.

L'incontro a Palazzo San Macuto ha posto in essere chiavi di lettura che hanno intersecato tutta l'opera di Manzoni attraverso riferimenti storici, filosofici e letterari. Elementi espressi con grande efficacia da Carlo Parisi, Segretario Generale della FIGEC e da Luciano Lanna Presidente del Centro per il Libro e la Lettura del Mic.Sono intervenuti anche il Sindaco di San Lorenzo del Vallo Vincenzo Rimoli, il primo comune insieme a Milano a Patrocinare il Progetto Manzoni 150,e Anna Maria Tripodo, Dirigente alla cultura della Città Metropolitana di Messina.

Non mancava proprio nessuno, in sala erano presenti gran parte degli studiosi che hanno fatto grande questo progetto dedicato a Manzoni, e che noi oggi ricordiamo qui in ordine alfabetico per evitare errori e di valutazione, ma il livello di ognuno di questi studiosi – dice Pierfranco Bruni- è di altissimo profilo.

Sono: Micol Bruni, Gianluigi Chiaserotti, Danilo Chiego, Alessandro Sebastiano Citro, Luana D'Aloja, Franca De Santis, Tonino Filomena, Rita Fiordalisi, Felice Foresta, Davide Foschi, Nino Giordano, Simona Giordano, Pasquale Guerra, Arjan Kallco, Adriana Mastrangelo, Mauro Mazza, Roberta Mazzoni, Antonietta Micali, Annarita Miglietta, Ippolita Patera, Pasquale Rineli, Cosimo Rodia, Rosaria Scialpi, Gioia Senesi, Luca Siniscalco, Giuseppe Terone, Patrizia Tocci, Stefano Vicentini.

Una serata da ripetere, da rivivere, magari altro, lontano da Roma, forse in una delle grandi capitali estere, perché- ha ragione il Presidente Bruni- Manzoni appartiene al mondo. Prossimo appuntamento a Gubbio il 2 febbraio prossimo.


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