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Giorgio Perlasca (1910-1992) è stato un eroe italiano poco conosciuto, ma di straordinario coraggio e umanità. Nato a Como, Perlasca è stato un commerciante italiano che, durante la seconda guerra mondiale, si trovava a Budapest, in Ungheria, come rappresentante di una compagnia italiana di forniture alimentari. Quando il regime fascista di Mussolini crollò nel 1943 e l'Italia firmò l'armistizio con gli Alleati, Perlasca si trovò improvvisamente senza protezione diplomatica. Tuttavia, anziché fuggire, scelse di rimanere a Budapest, e a rischio della sua stessa vita, si immerse nel cuore dell'Olocausto.
Mostrando un coraggio straordinario e un impegno umanitario senza pari, Perlasca si travestì da diplomatico spagnolo e si autonominò "Console Generale di Spagna". Sfruttando questa falsa identità, salvò migliaia di ebrei ungheresi, proteggendoli dalla deportazione e dall'orrore dei campi di concentramento nazisti. La sua azione coraggiosa e altruista è un esempio luminoso di come un singolo individuo possa sfidare le forze dell'ingiustizia e del male, mettendo a rischio la propria vita per salvare gli altri. Giorgio Perlasca rimane un'icona di speranza e umanità, il cui coraggio e altruismo dovrebbero essere celebrati e ricordati per generazioni a venire.
Dopo la guerra, Giorgio Perlasca visse in relativo anonimato per molti anni, senza cercare riconoscimenti per le sue eroiche azioni. È stato solo negli anni '80 che la sua storia è stata finalmente rivelata al mondo grazie agli sforzi di alcuni giornalisti italiani. Nel 1988, lo Yad Vashem, l'Istituto per la Memoria dell'Olocausto di Gerusalemme, gli conferì il titolo di "Giusto tra le Nazioni", l'onorificenza riservata a coloro che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei durante l'Olocausto. Questo riconoscimento ha portato l'attenzione del mondo intero sulla straordinaria bravura di Perlasca.
Giorgio Perlasca morì nel 1992, ma il suo eroismo rimane un faro di speranza nelle tenebre della storia, un esempio vivente di come la determinazione e la compassione di un singolo individuo possano fare la differenza in un mondo segnato dalla brutalità e dall'ingiustizia.La sua storia continua a ispirare e a toccare i cuori di persone di tutto il mondo, ricordandoci che anche nelle situazioni più oscure, c'è sempre spazio per l'eroismo e per la bontà umana.
“Solo una precisazione -dice il figlio Franco Perlasca- sino al 1987 nessuno, famiglia compresa, sapeva di quanto aveva fatto. O meglio qualcuno sapeva ma per tanti motivi nulla si disse e nulla si fece. Quindi sino al 1987 visse una vita normale. La sua storia uscì fuori solo quando arrivarono, 1987, dei salvati a Padova per riprendere i contatti con lui. E divenne conosciuto, anzi, "famoso"
Oggi, Giorgio Perlasca è ricordato in varie forme e luoghi in tutto il mondo, specialmente durante le celebrazioni legate all'Olocausto e alla resistenza all'oppressione. Ogni anno, durante le giornate della memoria o in occasione di eventi specifici legati all'Olocausto si ricorda il coraggio e l'umanità di Giorgio Perlasca insieme ad altri eroi dell'Olocausto.
Il figlio di Giorgio Perlasca, Franco Perlasca, ha continuato a preservare e diffondere l'eredità del padre. Anche se non è molto noto al grande pubblico, Sergio ha giocato un ruolo significativo nel mantenere viva la memoria delle azioni eroiche di suo padre.
Franco Perlasca ha lavorato per preservare la memoria delle azioni eroiche di suo padre attraverso la partecipazione a eventi commemorativi, la condivisione della storia di suo padre con le generazioni future e il sostegno delle iniziative volte a educare sulle atrocità dell'Olocausto.
Franco Perlasca, seguendo le orme di suo padre, ha contribuito a mantenere vivo il ricordo delle sue eroiche azioni durante l'Olocausto e ha continuato a ispirare le persone con il coraggio e la compassione dimostrati dalla sua famiglia. Franco Perlasca non si è mai negato a nessuno. Ha partecipato a cerimonie, conferenze e iniziative legate alla memoria dell'Olocausto, offrendo testimonianze personali e ricordando il coraggio e l'umanità di suo padre. Ma lo stesso ha sempre sostenuto progetti educativi e culturali volti a diffondere la conoscenza sulla storia dell'Olocausto e sull'importanza dei valori come la compassione, il coraggio e la solidarietà, riflettendo gli insegnamenti trasmessi da suo padre.
Un evento questo di Roma a cui non si può mancare.