Ucraina, Putin: "Registriamo miglioramento delle nostre posizioni"
Erdogan: "Presto parleremo con Putin e gli diremo 'dobbiamo far funzionare il Corridoio dei cereali, non importa come'".
(Prima Notizia 24)
Martedì 19 Dicembre 2023
Roma - 19 dic 2023 (Prima Notizia 24)
Erdogan: "Presto parleremo con Putin e gli diremo 'dobbiamo far funzionare il Corridoio dei cereali, non importa come'".
"L’Occidente non abbandona la sua strategia di contenimento della Russia e i suoi obiettivi aggressivi in Ucraina. Ma non rinunceremo ai nostri obiettivi dell’operazione militare speciale".

Così il Presidente russo, Vladimir Putin, citato da Ria Novosti, in merito al conflitto in Ucraina, in cui, secondo lo stesso Presidente, la situazione è favorevole a Mosca.

"In sostanza, facciamo ciò che riteniamo necessario, ciò che vogliamo, dove necessario, dove voi, i comandanti in generale, ritenete opportuno aderire a tattiche di difesa attiva, questo è ciò che accade e miglioriamo le nostre posizioni", ha continuato, per poi affermare che gli ucraini stanno subendo fortissime perdite, e che il mito dell'indistruttibilità delle armi occidentali è crollato.

"Dall’inizio dell’operazione speciale, le perdite delle forze armate ucraine hanno superato i 383mila militari uccisi e feriti, 14mila carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e mezzi corazzati, 553 aerei e 259 elicotteri, ottomila mezzi da campo cannoni di artiglieria e sistemi di razzi a lancio multiplo", ha detto il Ministro della Difesa russo, Sergej Shojgu, citato dalla Tass, nel corso di una riunione del Consiglio del Dipartimento Militare.

Presto, il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, parlerà con Putin per tentare di convincerlo a riprendere l'accordo sul grano. A dirlo è stato lo stesso Erdogan, citato dai media turchi. "Presto parleremo con il presidente russo Vladimir Putin e gli diremo 'dobbiamo far funzionare il Corridoio dei cereali, non importa come'. Ricevendo una risposta positiva da lui, possiamo continuare sulla nostra strada", ha detto Erdogan.

Mosca si era ritirata dall'accordo lo scorso luglio, lamentando di non avere possibilità di esportare grano e fertilizzanti. Domenica, le autorità russe hanno riaffermato che non intendono far ripartire l'accordo.

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