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Al Teatro Testaccio di Roma è andata in scena "La Cruna del lago", l'ultima opera teatrale di Sebastiano Girlando, che ha saputo catturare l'attenzione del pubblico con una rappresentazione intensa e surreale.
Al Teatro Testaccio di Roma è andata in scena "La Cruna del lago", l'ultima opera teatrale di Sebastiano Girlando, che ha saputo catturare l'attenzione del pubblico con una rappresentazione intensa e surreale.
L'opera trae ispirazione da un versetto biblico, in cui un semplice errore linguistico ha dato vita a un titolo evocativo e simbolico. L'autore e regista, Sebastiano Girlando, ha trasformato questo spunto in un lavoro teatrale delicato e poetico, ambientato in una casa sulle rive di un lago. Qui, una coppia vive la propria routine quotidiana: lui è un pescatore che, per rispettare la natura, getta il pescato di nuovo in mare, mentre lei, con dedizione e umiltà, lo supporta in tutte le sue scelte.
La storia prende una piega magica e onirica quando, alla fine di una serata primaverile, la coppia si accinge a leggere il giornale "La Cruna del Lago". Inaspettatamente, gli articoli del giornale e i personaggi in essi descritti prendono vita sul palcoscenico, rivelando storie di liberazione e catarsi.
Questi personaggi non raccontano solo le loro vicende umane, ma liberano anche le loro anime costrette a vivere in anfratti misteriosi ed enigmatici.
L'opera si arricchisce di una serie di oggetti simbolici che creano un'atmosfera surreale e carica di significato: pezzi di vetro, medagliette, un cappio punitivo, una ballerina da carillon, scarpette rosse con tacco 12 e molto altro.
Questi elementi diventano alibi per volare oltre la realtà quotidiana e trasportano il pubblico in un mondo fantastico. Man mano che la rappresentazione procede, l'atmosfera diventa sempre più fantastica e reale al contempo, suggerendo la possibilità di un mondo diverso, un mondo in cui i mattoni giusti possono essere posizionati al posto giusto per costruire una realtà migliore.
Sebastiano Girlando, con la sua maestria narrativa e registica, ha saputo creare un'opera che non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione e al cambiamento. "La Cruna dell'Ago" è un viaggio emotivo e spirituale che ha lasciato il pubblico del Teatro Testaccio incantato e pensieroso.
Con questa rappresentazione, Girlando si conferma come uno dei più talentuosi e innovativi autori del panorama teatrale contemporaneo.
"Noi vi aspetteremo…", conclude l'autore, invitando il pubblico a partecipare attivamente alla costruzione di un mondo migliore, mattone dopo mattone. La Cruna dell'Ago continuerà ad andare in scena al Teatro Testaccio per tutto il mese di giugno, offrendo ancora molte opportunità per vivere questa esperienza unica e coinvolgente.