Migranti, Tajani: "Collaborare con i Balcani è fondamentale per stabilità Mediterraneo"
"Presto a Roma riunione dei Paesi dei Balcani occidentali con l’aiuto dei Paesi balcanici che sono già parte dell’Unione europea".
(Prima Notizia 24)
Venerdì 22 Dicembre 2023
Roma - 22 dic 2023 (Prima Notizia 24)
"Presto a Roma riunione dei Paesi dei Balcani occidentali con l’aiuto dei Paesi balcanici che sono già parte dell’Unione europea".
Collaborare con i Balcani nel contrasto all'immigrazione clandestina è fondamentale per la stabilità del Mediterraneo e della regione stessa.

Così il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa dopo aver incontrato a Tirana il premier albanese Edi Rama.

“Per noi la collaborazione con loro è fondamentale per la stabilità del Mediterraneo e la stabilità dei Balcani, da dove passano tante rotte e quindi anche per la lotta all’immigrazione clandestina, al traffico di droga, al traffico di esseri umani. L’attività della Guardia di Finanza qui in Albania, che collabora con la polizia albanese, è legata anche al contrasto di queste vicende. Lo stesso fanno i finanzieri che stanno in Montenegro”, dice Tajani.

Presto, prosegue il Vicepremier, si riuniranno a Roma i Ministri degli Esteri dei Paesi dei Balcani occidentali “con l’aiuto dei Paesi dei Balcani che sono già parte dell’Unione europea”.

“Tutti i Paesi dei Balcani rivestono per noi un ruolo di primaria importanza”, evidenzia.

L'obiettivo di Roma, prosegue Tajani, è quello di “accelerare i tempi” per l'adesioe dei Paesi dei Balcani occidentali all'Ue. “Vogliamo accelerare i tempi di adesione anche per impedire che ci sia influenza nei Balcani anche di Paesi extra europei. Quindi un ricongiungimento dei Paesi che non potevano far parte dell’Unione europea perché sotto il regime comunista. Adesso è tornata la democrazia, con tanti problemi, però sono Paesi che vogliono far parte dell’Europa perché è la loro identità”, continua.

"Il rapporto con i Balcani è fondamentale: sono Paesi che consideriamo fra i nostri interlocutori principali", continua il titolare della Farnesina. “Il confronto è periodico, abbiamo dato vita a un gruppo di amici dei Balcani addirittura a New York presso le Nazioni Unite, e ne abbiamo creato uno a Bruxelles nell’ambito del Consiglio”, sottolinea.

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