Meloni: "Sala? Quando ho chiamato sua madre ero emozionata"

"Musk? Da lui nessuna ingerenza, al contrario di quanto fa Soros".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 09 Gennaio 2025
Roma - 09 gen 2025 (Prima Notizia 24)

"Musk? Da lui nessuna ingerenza, al contrario di quanto fa Soros".

“Ieri è stata una bella giornata per il sistema Italia, per tante persone che ci hanno lavorato e anche per me”. Così, nel corso della conferenza stampa d'inizio anno, la premier, Giorgia Meloni.

“Vi farò una confessione – ha aggiunto, riferendosi al rilascio e al ritorno in Italia della giornalista Cecilia Sala – Posso dirvi che non ho mai provato un’emozione più grande in questi tre anni di quella provata chiamando una madre dicendo che suo figlia o figlio stava tornando a casa”. “Devo ringraziare il ministro Tajani, devo ringraziare anche voi, ho trovato un atteggiamento responsabile, devo ringraziare anche la stampa”.

In merito alle interlocuzioni con Washington e Teheran sul caso, la premier ha aggiunto che “Biden ha dovuto annullare il suo viaggio” ma “le interlocuzioni ci sono, ci sono state finora e ci saranno comunque. Il lavoro c’è ancora, è molto complesso e non è terminato ieri ma bisogna discutere nei dettagli nelle sedi che sono competenti”.

“Le vicende degli ultimi giorni non c’entrano assolutamente nulla” con le dimissioni di Elisabetta Belloni dal ruolo di direttore del Dis. “Confermo che abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi alla guida del Dis. Un funzionario dello Stato di prim’ordine. La nomina verrà formalizzata nel Cdm di oggi”, ha proseguito.

In merito al presunto accordo con Starlink di Elon Musk, da lei stessa smentito, la premier ha dichiarato che bisogna capire “qual è lo scenario migliore tra due scenari che non sono ottimali e sul quale io sono laica”. “Non faccio favori agli amici ma neanche accetto che persone che non sono d’accordo o che a persone che hanno buoni rapporti con me venga appiccicata addosso una lettera scarlatta. Va trattato come tema di sicurezza nazionale, il resto è dibattito per le opposizioni a mio avviso a corto di argomenti”.

“Neanche io le idee chiare” sull'eventuale uso dei satelliti Starlink, ma bisogna “mettere in sicurezza le informazioni parlando con il soggetto tecnologimente più avanzato, perché non ci sono alternative pubbliche, l’alternativa è non avere la protezione di questi dati”, ha continuato.

“Il problema è che Elon Musk è ricco o che non è di sinistra? Se Musk ha avuto un ruolo” nel rilascio di Cecilia Sala “non ne ho notizia. Per quello che riguarda le ingerenze dobbiamo ricondurre le cose nel loro alveo. Elon Musk è una persona molto nota e facoltosa che esprime sue posizioni. Ma quando di fronte a questo mi si dice che è un pericolo per la democrazia, devo dire che non è vero. Di persone note e facoltose che esprimono opinioni ne ho viste e spesso le esprimono contro di me, e non mi pare che nessuno si sia scandalizzato.

Il problema è quando quelle persone usano le loro risorse per finanziare esponenti politici in giro per il mondo per condizionare le politiche di altri Paesi, e non mi pare che Musk lo faccia. Lo fa George Soros, e questo io lo considero un pericolo e un’ingerenza, mentre altri parlano di filantropia. Il problema allora qual è? Che Musk è ricco o che non è di sinistra? In passato è accaduto che alcuni miliardari censurassero la gente sulle loro piattaforme, come accaduto a Trump, e quella sì è un’ingerenza, ma lì andava bene. Se una persona esprime le sue idee senza finanziare partiti o associazioni, come fa Musk, perché io non ho avuto soldi da Musk, va bene. Altri li ricevevano da Soros, e lì andava bene? L’ingerenza c’è solo quando non si è d’accordo?”.

Per quanto riguarda i centri migranti in Albania, ha detto ancora Meloni, “a me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo”.

E sull'ipotesi avanzata da Donald Trump di annettere la Groenlandia agli Stati Uniti, “mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni invaderanno dei territori”. “Io mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori che interessano loro. Noi abbiamo già visto Trump presidente Usa e siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa ha un motivo per farla. Vedo le sue dichiarazioni come un messaggio ad alcuni grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili a quei paesi”, ha continuato la premier.

“La mia idea è che queste dichiarazioni rientrino nel dibattito a distanza tra grandi potenze. Un modo energico di dire ad altri player globali che gli Usa non resteranno a guardare”, ha proseguito, ricordando “l’attivismo cinese” nei territori.

“Durante l’incontro a Mar-a-Lago con Donald Trump abbiamo parlato del quadro generale, senza entrare nello specifico dei singoli dossier. Certamente l’accoglienza è stata al di là delle aspettative, e per quanto riguarda l’Inauguration day” del 20 gennaio a Washington “confermo l’invito e che mi farebbe piacere esserci. Lo sto valutando con la compatibilità di agenda viste le moltissime cose che dobbiamo fare, ma se riesco volentieri partecipo”.

In merito alla situazione delle carceri italiane, “quello che dobbiamo fare è adeguare la capienza delle nostre carceri alle necessità”. “Abbiamo nominato un commissario all’edilizia carceraria” con l’impegno di “realizzare 7mila nuovi posti all’anno a partire dal 2025”. “Il modo serio di affrontare il problema” non sono “amnistie e o indulti” ma “ampliare le carceri” e “agevolare il passaggio di detenuti tossicodipendenti ad altri istituti”, ha continuato Meloni.

“La parola ‘rimpasto’ ha fatto capolino dopo due settimane che ero al governo, ma è una parola a cui tendenzialmente non sono favorevole. Questo è già il settimo governo per longevità, procediamo a grandi falcate per scalare posizioni”, ha aggiunto. “Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno e lui ha ragione nel dire che in assenza del procedimento giudiziario, che poi abbiamo visto come è finito, lui avrebbe chiesto e ottenuto di fare il ministro dell’Interno. Ma anche Matteo Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno, quindi come ho già detto allo stato non è in vista un cambio”, ha proseguito.

“Sono disposta a sostenere tutte le proposte che è disposta a sostenere l’Ucraina”, ha continuato, riferendosi alla guerra in corso tra Kiev e Mosca. “Non sono io a dover dire le condizioni per una pace giusta. Ma credo che sarà una pace giusta se l’Ucraina è d’accordo”, ha continuato Meloni, affermando che le truppe russe avanzano pochissimo perché “noi abbiamo tenuto il punto” e “gli ucraini sono stati coraggiosissimi”.

A una domanda se avesse letto i libri di Antonio Scurati su Mussolini e se avesse intenzione di guardare la serie televisiva "M - Il Figlio del Secolo", ha risposto: “Non vedo una serie Tv e non riesco a leggere un libro che non sia il Pnrr da più di due anni, non ho il tempo. Volentieri un giorno tornerò a fare queste cose che fanno gli umani, e non vedo l’ora. In realtà sono riuscita a vedere una serie in questi due anni, ed è ‘Per Elisa’, su Elisa Claps, che ho trovato molto bella”.

E su sua sorella Arianna: “Non penso che i giudici abbiano messo nel mirino mia sorella, ma mi stupisce molto che le vengano addebitate moltissime cose che non segue. Questo mi ha molto incuriosito perché una cosa falsa può essere la svista, due cose false possono essere due sviste, tre cose false possono essere tre sviste, quattro cose false diventano una strategia. E allora mi interrogo sulla strategia. Poi chiederò a mia sorella cosa ne pensa, se trova un minuto mentre stipa tutta questa gente nei gangli dello Stato”.

“Lo stallo per l’elezione dei giudici mancanti della Consulta? Presumo che adesso che sono quattro sarà più facile trovare una soluzione anche con le opposizioni. Siamo consapevoli di quanto questo sia importante, cercheremo di procedere spediti. Non dipende solo da noi, abbiamo già avviato le interlocuzioni con l’opposizione”, ha aggiunto.

La 'norma anti-Renzi' presente in Manovra, ha proseguito Meloni,, “è un’iniziativa parlamentare che condivido. Penso sia normale vietare a chi rappresenta gli italiani in Parlamento di prendere soldi da Stati esteri non appartenenti neanche alla Ue” ha detto Renzi. “La cosa strana è che si debba fare una legge per stabilire quello che il buon senso avrebbe dovuto suggerire. Poi se il senatore Renzi dice che ci sono anche altri che lo fanno, c’è la differenza fondamentale che tutti gli altri hanno avuto la creanza di lasciare il Parlamento. Il senatore Renzi rappresenta l’Italia, e quello che fa coinvolge l’Italia. Per questo in passato nessuno che facesse un lavoro di questo genere è rimasto parlamentare. La legge è stata necessaria perché è un caso unico. E il senatore Renzi lo sa bene, e non è un caso che si sia dimesso dal cda di una società di car sharing con sede a Mosca il 24 febbraio 2022”.

“Non condivido le parole di Elon Musk” su X verso la ministra inglese Jess Phillips ma “anche qui, da questo al rischio per la democrazia… Volete un elenco degli epiteti che mi sono stati rivolti anche da personaggi influenti sui social negli ultimi anni? Non mi ricordo che qualcuno si sia sbracciato. Quello che non funziona in questa vicenda è l’utilizzo di due pesi e due misure. Non si è credibili a porre oggi la questione, che è sul tavolo da molti anni. Solo che le persone che ne erano protagoniste erano ben viste dal mainstream”, ha continuato.

“Non ho mai parlato di complotto in più di due anni che faccio il presidente del Consiglio”, ha detto la premier. “Ho detto che mi ha molto incuriosito questo continuo voler raccontare, attorno alla figura di Arianna Meloni, cose che non erano vere alla prova dei fatti. Allora questo cos’è? Spero che sia una strategia, perché altrimenti sarebbe cialtroneria. Allora penso che ci sia un tentativo, a livello politico, di gettare fango su qualcuno. Ma non ho mai parlato di complotto. Poi che io possa avere diversi avversari non mi sembra una grande notizia. Che ci siano mondi, ambienti, gruppi di potere, che in passato avevano rapporti migliori con il potere politico, questo mi sembra scontato”, ha continuato.


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