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L’aumento dovuto alle dinamiche del mercato del gas naturale. La spesa sostenuta nell’anno sarà pari a 498 euro (-27,2%).
L’aumento dovuto alle dinamiche del mercato del gas naturale. La spesa sostenuta nell’anno sarà pari a 498 euro (-27,2%).
Nell’ultimo trimestre del 2024 aumenterà dell’8,8% la bolletta elettrica per il ‘cliente tipo’ vulnerabile servito in Maggior Tutela.
Dal 1° luglio di quest’anno, infatti, il servizio è disponibile per i soli clienti vulnerabili e cioè coloro che si trovano in almeno una delle condizioni tra: più di 75 anni, percettore di bonus sociale, soggetto con disabilità (art. 3, L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o isola minore non interconnessa, utilizzatore di apparecchiature salva-vita.
Nel servizio di Maggior Tutela sono attualmente serviti circa 3,4 milioni di clienti. Si ricorda che tutti i clienti vulnerabili, anche quelli attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela. La variazione per il prossimo trimestre è principalmente dovuta all’atteso aumento dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità in conseguenza dell’incremento delle quotazioni del gas che si registra storicamente in vista dei mesi più freddi. Nel dettaglio, all’aumento della componente PE a copertura dei costi di acquisto dell’energia elettrica (+8,7%) si aggiunge quello della componente di perequazione PPE (+0,8%), controbilanciati dal calo dei costi di dispacciamento (-0,7%).
Restano invariate le componenti relative agli oneri generali di sistema e alle tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore). Sebbene ancora non tornata ai livelli pre-crisi, la spesa per l’utente tipo vulnerabile in Maggior Tutela nel 2024 sarà di circa 498 euro, in calo del 27,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno 2023. Dal 1° ottobre 2024, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 26,47 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso:
Spesa per la materia energia:
• 12,22 centesimi di euro (46,2% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in aumento del 19% rispetto al terzo trimestre 2024;
• 2,07 centesimi di euro (7,8% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, invariato rispetto al terzo trimestre 2024.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:
• 5,68 centesimi di euro (21,5% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; invariato rispetto al terzo trimestre 2024.
Spesa per oneri di sistema:
• 3,86 centesimi di euro (14,6% del totale della bolletta) per la spesa per oneri di sistema, invariato rispetto al terzo trimestre 2024.
Imposte:
• 2,64 centesimi di euro (9,9% del totale della bolletta) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise.
Gli oneri generali di sistema nel IV trimestre 2024
La componente tariffaria ASOS a copertura degli oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili, pesa per il 77,15% degli oneri generali, secondo la seguente ripartizione:
• 57,56% per gli incentivi alle fonti rinnovabili (ex A3 parte rinnovabili)
• 19,59% per le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica (ex Ae)
In relazione alla componente tariffaria ARIM, si ricorda che la legge di Bilancio 2023 ha previsto il trasferimento sulla fiscalità generale dei cosiddetti “oneri nucleari” (oneri per il decommissioning delle centrali e degli impianti nucleari e compensazioni territoriali per gli enti locali che ospitano tali impianti e il deposito nazionale). La componente ARIM, a copertura dei rimanenti oneri generali, pesa complessivamente per il 22,85% degli oneri generali e risulta ripartita tra i seguenti elementi:
• 3,70% per la promozione dell’efficienza energetica (in relazione alle misure per lo sviluppo tecnologico e industriale - ex quota parte di UC7, ora nell’elemento ASVRIM)
• 1,11% per il sostegno alla ricerca di sistema (ex A5)
• 1,15% per le compensazioni alle imprese elettriche minori (ex UC4)
• 7,82% per i regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci (ex A4)
• 9,07% per il bonus elettrico (ex componente As)