Commesse Anas: Verdini e gli altri indagati non rispondono al gip
Legale Pileri: "Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l’entità dell’accusa".
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Mercoledì 03 Gennaio 2024
Roma - 03 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Legale Pileri: "Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l’entità dell’accusa".
Hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere al gip del Tribunale di Roma, gli indagati nell'ambito del caso delle commesse per l'Anas. Tra loro, anche Tommaso Verdini, figlio dell'ex senatore Denis.

La sua decisione è arrivata al giudice con una comunicazione, in cui ha spiegato che non si sarebbe presentato a Piazzale Clodio. La stessa linea difensiva è stata adottata dagli altri indagati.

Le accuse sono corruzione, traffico d'influenze e turbativa d'asta.

“L’indagine è durata due anni, il giudice ci ha messo 5 mesi per scrivere l’ordinanza. La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere era obbligata. Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l’entità dell’accusa”, è il commento dell'avvocato Alessandro De Federicis, che difende Fabio Pileri, socio di Verdini nella Inver Srl..

“Due annotazioni: in questa inchiesta ci siamo dimenticati tutti della presunzione di innocenza e che i processi in Italia non si riescono più a fare a piede libero, perché dopo due anni di indagini avevamo dato la disponibilità al deposito degli atti, a chiarire perché noi sappiamo di questa indagine da tempo, perché c’è stata una perquisizione nel luglio 2022. Tutto ciò non è avvenuto, e oggi ci troviamo con le misure cautelari che privano la libertà a persone che potrebbero essere innocenti. Valutiamo il ricorso al riesame”, ha continuato.

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