Oltre una decina di siti usati dagli Houthi sono stati attaccati nello Yemen dalle forze militari di Regno Unito e Stati Uniti, tramite missili Tomahawk lanciati da navi da guerra e aerei da combattimento.
Tra gli obiettivi, anche hub logistici, sistemi di difesa aerea e luoghi di deposito di armi.
Secondo quanto riferito da due abitanti di Hodeida, la maggiore città portuale yemenita sotto il controllo degli Houthi, sono state sentite 5 forti esplosioni.
Si tratta della risposta degli Stati Uniti alla campagna di attacchi condotta dagli Houthi contro navi commerciali in transito nel Mar Rosso dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, lo scorso 7 ottobre. L'attacco, inoltre, è avvenuto a sette giorni dall'ultimatum lanciato dalla Casa Bianca e da alcune nazioni alleate affinché gli Houthi cessassero gli attacchi.
Questi attacchi, ha detto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, indicano che gli Stati Uniti “non tollereranno” le azioni dei ribelli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso. “Le forze militari statunitensi - ha dichiarato Biden in un comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca -, insieme al Regno Unito e con il sostegno di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi, hanno condotto con successo attacchi contro una serie di obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli Houthi”.
”Questi attacchi sono la risposta diretta agli attacchi Houthi senza precedenti contro navi marittime internazionali nel Mar Rosso, compreso l’uso di missili balistici antinave per la prima volta nella storia. Questi attacchi hanno messo in pericolo il personale statunitense, i marinai civili e i nostri partner, messo a repentaglio il commercio e minacciato la libertà di navigazione”, ha continuato. “La risposta della comunità internazionale a questi attacchi sconsiderati è stata unita e risoluta”, ha aggiunto il Presidente degli Stati Uniti.
“L’azione difensiva di oggi fa seguito a questa vasta campagna diplomatica e ai crescenti attacchi dei ribelli Houthi contro le navi commerciali. Questi attacchi mirati sono un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i loro alleati non tollereranno attacchi al nostro personale né permetteranno ad attori ostili di mettere in pericolo la libertà di navigazione in una delle rotte commerciali più critiche del mondo”. “Non esiterò a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario”, ha concluso Biden.
Quattro jet Tyhoon in dotazione alla Royal Air Force hanno eseguito “attacchi di precisione” su obiettivi attribuiti agli Houthi nello Yemen. A dichiararlo, su X, è il Segretario di Stato inglese per la difesa, Grant Shapps. “Questa azione - prosegue Shapps - non solo era necessaria, ma era anche nostro dovere proteggere le navi e la libertà di navigazione”, vista l'enorme minaccia che gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso rappresentano per “vite innocenti e commercio globale”.
“L’intervento militare per colpire obiettivi accuratamente identificati al fine di declassare efficacemente le capacità degli Houthi e scoraggiare ulteriori attacchi è stato adottato legalmente. Era necessario e proporzionato rispondere agli attacchi degli Houthi e questo era l’unico mezzo fattibile a disposizione per far fronte a tali attacchi”, fa sapere il governo britannico in una nota.
“Gli Houthi hanno portato avanti dozzine di gravi attacchi alle navi nel Mar Rosso per un periodo prolungato”, prosegue la nota, “le navi battenti bandiera britannica, così come quelle di molti altri Stati, sono state oggetto di tali attacchi. Il 9 gennaio, ciò è culminato in un attacco contro la HMS Diamond, che ha coinvolto più droni. Il governo ritiene che gli attacchi continueranno a meno che non vengano intraprese azioni per scoraggiarli”.
“Gli Houthi non potevano continuare impunemente ad attaccare navi nel Mar Rosso” e gli attacchi condotti da Stati Uniti e Regno Unito hanno l'obiettivo di “ridurre e interrompere” la capacità degli Houthi di creare pericolo per la navigazione nelle acque marine mediorientali. Così il premier inglese, Rishi Sunak, in visita a Kiev. “Nell’ultimo mese abbiamo assistito a un aumento significativo del numero di attacchi Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso”, ha affermato.
“Ciò sta mettendo a rischio vite innocenti, sta distruggendo l’economia globale e sta anche destabilizzando la regione”, prosegue, per poi avvisare che questo tipo di comportamento “non può continuare” e riaffermare che i raid erano “proporzionati e mirati”. “Le persone non possono agire così impunemente ed è per questo che insieme agli alleati abbiamo deciso di intraprendere questa azione”.
“Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno ora condotto attacchi contro una serie di obiettivi Houthi nello Yemen, con il sostegno degli alleati Canada e Paesi Bassi e dei partner Australia e Bahrein. Questi attacchi erano difensivi e mirati a preservare la libertà di navigazione in una delle vie d’acqua più vitali del mondo. Gli attacchi Houthi devono finire. Le forze Houthi sono supportate, rifornite ed equipaggiate dall’Iran. Quindi Teheran ha la responsabilità speciale di regnare sui suoi delegati”. Così, Dylan White, portavoce della Nato.
”Negli ultimi mesi abbiamo visto le forze Houthi tentare dozzine di attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso – prosegue White -. Questi attacchi rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza marittima e al commercio internazionale. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu li ha condannati e la comunità internazionale ha chiarito che ci sarebbero state delle conseguenze se questi attacchi non fossero finiti”.
“Non abbiamo preso di mira nessun Paese al mondo tranne Israele. Le forze armate hanno dato una risposta iniziale e la amplieremo molto presto”. Così, ai microfoni d Al Jazeera, il portavoce degli Houthi, Muhammad Abdul Salam. “Continueremo a prendere di mira le navi dirette verso Israele loro fino alla fine dell’aggressione contro Gaza”, prosegue, per poi evidenziare che “non esiste alcuna alleanza navale nel Mar Rosso, c’è solo l’aggressione americano-britannica”.
Nella notte, America e Regno Unito hanno condotto 73 raid sullo Yemen. E' quanto ha fatto sapere un portavoce millitare degli Houthi, citato da ‘Quds News Network’.
“L’aggressione non ci dissuaderà dalla nostra posizione di sostegno al popolo palestinese”, ha aggiunto. “L’aggressione americano-britannica contro le zone dell’esercito yemenita perché schierato a fianco di Gaza è un’aggressione e una provocazione per l’intera nazione l’aggressione indica la decisione di espandere l’area del conflitto fuori da Gaza da parte dei Paesi che hanno lanciato attacchi verso lo Yemen, e ciò avrà delle conseguenze”. Così l’esponente di Hamas Sami Abu Zhouri in una nota, secondo quanto riferisce l'agenzia yemenita Saba.
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