Terra dei Fuochi: l'Italia condannata dalla Cedu, "abitanti non protetti"

"Le autorità italiane erano a conoscenza della situazione, ma non hanno adottato misure per proteggerli dello smaltimento, dall’interramento e dell’incenerimento illegali di rifiuti pericolosi".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 30 Gennaio 2025
Roma - 30 gen 2025 (Prima Notizia 24)

"Le autorità italiane erano a conoscenza della situazione, ma non hanno adottato misure per proteggerli dello smaltimento, dall’interramento e dell’incenerimento illegali di rifiuti pericolosi".

Le autorità italiane “non hanno adottato misure” a protezione della popolazione che abita nella Terra dei Fuochi (Campania) dai rifiuti. E' quanto ha stabilito la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.

Secondo quanto si legge nella sentenza, il ricorso è stato presentato da 41 cittadini residenti nel Napoletano e nel Casertano e da cinque organizzazioni con sede in Campania.

Il caso, prosegue la Cedu, “riguarda lo scarico, l’interramento e l’incenerimento di rifiuti, spesso effettuati da gruppi criminali organizzati, in alcune zone della Terra dei Fuochi, dove vivono circa 2,9 milioni di persone. Nell’area interessata è stato registrato un aumento dei tassi di cancro e dell’inquinamento delle falde acquifere”.

“Facendo riferimento agli articoli 2 (diritto alla vita) e 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, contninua, “i ricorrenti lamentano, in particolare, che le autorità italiane erano a conoscenza della situazione, ma non hanno adottato misure per proteggerli dello smaltimento, dall’interramento e dell’incenerimento illegali di rifiuti pericolosi nel loro territorio, e che le stesse autorità non hanno fornito loro alcuna informazione in merito”.


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