Premierato, La Russa: "Riforma lascia a Capo dello Stato i compiti che i padri costituenti vollero"
Fornaro (Pd): "Ha gettato la maschera, governo vuole ridurre gli attuali poteri del Presidente della Repubblica".
(Prima Notizia 24)
Lunedì 18 Dicembre 2023
Roma - 18 dic 2023 (Prima Notizia 24)
Fornaro (Pd): "Ha gettato la maschera, governo vuole ridurre gli attuali poteri del Presidente della Repubblica".
Botta e risposta tra il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il Partito Democratico, in merito alla riforma del premierato.

La riforma, ha detto La Russa durante la tradizionale cerimonia di auguri natalizi con la stmapa parlamentare, "lascerebbe" al Capo dello Stato "i compiti che i padri costituenti vollero", così da ridimensionare quelli che i Presidenti della Repubblica "hanno dovuto meritoriamente allargare per supplire alle carenze della politica", cioè quei compiti "non strettamente previsti dalla Costituzione".

“Se potessi farlo io, farei l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Con i dovuti contrappesi è il sistema che preferisco”, ha detto La Russa.

“Credo che il governo abbia scelto, con la ministra Casellati, la strada meno invasiva. Per i poteri del presidente, per la Costituzione. Meno di questo c’è solo lo status quo ma la maggioranza ha scritto nel proprio programma che vuole l’elezione diretta e gli italiani lo hanno votato. Se qualcuno non è d’accordo significa che preferisce restare così com’è”, ha continuato La Russa.

“Ma quello che a noi non piace, lo dico in prima persona, prima che come presidente del Senato, è che anche chi perde le elezioni possa governare. Abbiamo avuto ottimi presidenti che non sono stati eletti in Parlamento ma non può essere una situazione che può essere presa a modello”, ha proseguito.

“Non ho mai visto una riforma che arrivi alla fine con lo stesso identico testo. Sicuramente il dibattito parlamentare porterà a migliorare – speriamo non a peggiorare, a volte capita anche questo – il testo” ha proseguito, per poi aggiungere di ritenere che, per quanto riguarda il Capo dello Stato, “nessuno dei poteri venga intaccato. Si può dire che c’è una costituzione materiale che assegna al presidente poteri più ampi”, tuttavia la riforma “lascerebbe al presidenti i poteri che i padri costituenti hanno assegnato”.

Per quel che riguarda il premio di maggioranza del 55% senza limite minimo, ha ribadito, “c’è un limite” minimo “lecito che è quello della corte Costituzionale, del 40% dei voto, o lo dice la legge elettorale, o lo ridirà la Corte Costituzionale. Sarà il Parlamento a decidere”.

“L’elemento che mi ha suscitato più perplessità è quello del secondo premier”, ma “è una di quelle cose che derivano da un tentativo – credo del presidente del Consiglio – di essere il più aperta possibile verso la propria maggiornaza e verso gli altri”, ha concluso La Russa.

“Oggi il Presidente del Senato e fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, ha gettato la maschera e indicato qual è il vero obiettivo della riforma del premierato: ridurre gli attuali poteri del Presidente della Repubblica, nonostante la stragrande maggioranza degli italiani, come testimoniano i sondaggi, abbia a più riprese dimostrato di avere piena fiducia dell’operato del Quirinale.

Ragione in più dunque per contrastare in Parlamento e se sarà necessario con il referendum il premierato in salsa meloniana, pensato non certo per rispondere ai bisogni dell’Italia, ma piuttosto per demolire alla fondamenta la repubblica parlamentare e provare a limitare l’azione istituzionale di Mattarella, costantemente ancorata al pieno rispetto degli equilibri sanciti dalla nostra Costituzione”.

Così, in una nota, Federico Fornaro, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e dell’ufficio di Presidenza del Pd a Montecitorio.

“Colpa mia che dimentico sempre che quando si parla di riforme bisogna stare attenti a chi non capisce per analfabetismo costituzionale o a chi fa finta di non capire per inveterata malafede. Oggi tutti i giornalisti presenti alla cerimonia dello Scaldino hanno capito bene, credo, le mie parole sul progetto di riforma costituzionale futura che non modifica i poteri del Presidente della Repubblica. Il totale rispetto verso il Presidente Mattarella è tanto ovvio quanto conclamato”, ha detto questa sera La Russa, replicando alle critiche sulle sue dichiarazioni in merito al premierato.

Il Presidente del Senato ha quindi allegato la sua dichiarazione di stamani: “Credo che i poteri costituzionali non siano minimamente intaccati. Cioè nessuno degli articoli sui poteri del Presidente viene modificato. Si può dire: c’è una Costituzione materiale ormai che attribuisce al Presidente poteri più ampi di quella chela Costituzione in origine prevedeva.E un’elezione diretta del presidente del Consiglio potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante di questi ‘ulteriori’ poteri. Non eliminarli, ridimensionarli. Può darsi.

Ma sarebbe un atto di salute della nostra Costituzione, non un atto di debolezza. Perché lascerebbe al Presidente della Repubblica quei compiti che i padri costituenti vollero in larga parte e che ha dovuto ‘meritoriamente’ allargare – dico il Presidente… ma vuol dire i Presidenti – nel tempo, per supplire a carenze della politica, tra i quali quelle della necessità della politica di difendersi dalla durata troppo breve dei governi”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Notizia 24

PN24
Prima Notizia 24

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU