Israele, Blinken: "L'accusa di genocidio è infondata"
Gallant: "Le operazioni a Khan Younis si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati".
(Prima Notizia 24)
Martedì 09 Gennaio 2024
Roma - 09 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Gallant: "Le operazioni a Khan Younis si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati".
"Riteniamo che la presentazione di un ricorso contro Israele al Tribunale dell'Aja distragga il mondo da importati sforzi. Inoltre, l'accusa di genocidio è infondata".

Così il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa a Tel Aviv.

"È particolarmente irritante dato che coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, così come il loro sostenitore, l'Iran, continuano a chiedere apertamente l'annientamento di Israele e l'omicidio di massa di ebrei", ha aggiunto.

Oggi, Blinken ha avuto un incontro con il Presidente israeliano, Issac Herzog, e il premier Benjamin Netanyahu. A quest'ultimo, Blinken ha chiesto di evitare "ulteriori danni ai civili" nella Striscia di Gaza.

"Il segretario ha riaffermato il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di impedire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre si ripetano e ha sottolineato l'importanza di evitare ulteriori danni civili nonché di proteggere le infrastrutture civili a Gaza", ha fatto sapere il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller.

Blinken, secondo quanto riferiscono i media, ha poi evidenziato che il numero delle vittime a Gaza è "troppo alto".

A Khan Younis, le operazioni israeliane "si intensificheranno e continueranno fino a quando i capi di Hamas saranno raggiunti e gli ostaggi recuperati".E' quanto ha detto il Ministro della Difesa israeliano, Ioav Gallant, parlando con Blinken. "I cambiamenti nelle tattiche di combattimento nella zona nord della Striscia permetteranno a Israele di raggiungere i suoi obiettivi nella guerra", ha continuato.

"Un aumento della pressione sull'Iran è fondamentale e potrebbe impedire un'escalation regionale in ulteriori aree", ha proseguito Gallant, per poi definire come "prioritario il ritorno al nord del Paese degli sfollati israeliani", costretti a lasciare le proprie case per via degli Hezbollah libanesi. "Israele preferisce ottenere questo obiettivo con la via diplomatica, ma sta preparando anche alternative militari".

"Israele potrebbe aver intrapreso azioni tali da violare il diritto internazionale a Gaza". Così il Ministro degli Esteri britannico, David Cameron, replicando alle domande della Commissione Affari Esteri della Camera dei Comuni. L'ex premier si è definito "preoccupato" per come Tel Aviv sta conducendo la guerra contro Hamas, precisando di non aver avuto dettagli espliciti in merito ad eventuali violazioni.

Intanto, Tel Aviv è tornata ad attaccare duramente le Nazioni Unite. Intervenendo in Assemblea Generale, l'ambasciatore Gilad Erdan ha parlato del piccolo Kfir, il bambino israeliano che ha festeggiato il suo primo compleanno come ostaggio nelle mani di Hamas. "E voi preferite discutere del cessate il fuoco?", ha gridato l'ambasciatore, per poi riaffermare che Tel Aviv continuerà a combattere per difendersi. "Un'organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere", ha aggiunto, accusando l'Onu perché "continua a concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi".

Secondo quanto fa sapere il Times of Israel, un alto comandante di Hezbollah, Ali Hussein Barji, responsabile di molti attacchi con droni contro il Nord di Israele, incluso quello odierno al quartier generale del Comando Nord dell'Idf a Safed, è stato ucciso oggi, durante un raid israeliano nel Sud del Libano. L'uomo è stato colpito mentre si trovava in auto a Khirbet Selm, pochi minuti prima dell'inizio dei funerali di Wissam al-Tawil, un altro comandante di Hezbollah, ucciso nella giornata di ieri.

A Khan Younis l'esercito di Israele sta allargando le proprie operazioni. E' quanto fa sapere un portavoce militare, secondo il quale, durante gli attacchi, "sono stati uccisi circa 40 terroristi" e trovati "importanti imbocchi di tunnel così come quantità di armi".

A Maghazi, inoltre, i militari hanno individuato "operativi della Brigata di Hamas nell'area che sono stati uccisi". La Marina Militare di Tel Aviv, inoltre, ha attaccato "postazioni militari, magazzini di rifornimento e battelli usati dalla forza navale di Hamas".

Altri 4 soldati israeliani sono morti. Secondo quanto fa sapere l'esercito, si tratta di Roi Tal (19 anni), David Schwartz (26 anni), Yakir Hexter (26) e Gavriel Bloom (27 anni). Ora, il totale dei soldati morti a Gaza sale a 180.

Hamas ha chiesto ai Paesi musulmani di sostenerlo inviando armi. E' quanto ha fatto sapere un membro dell'organizzazione fondamentalista.

Gli Hezbollah, nel frattempo, hanno fatto sapere di aver bombardato con vari droni la base militare israeliana "Dado" vicino a Safad, a oltre 20 km dalla Linea Blu di confine con il Libano.

Centinaia tra soldati e agenti hanno isolato a sorpresa un insediamento ebraico vicino a Betlemme, in Cisgiordania, e hanno demolito le abitazioni in alcuni avamposti vicino alla colonia di Pney Kedem. Indignazione per l'accaduto è stata espressa dal deputato e dirigente del partito del Sionismo religioso, Simcha Rothman.

Il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha fatto sapere di aver ordinato l'operazione personalmente, proprio nel giorno della visita in Israele del Segretario di Stato americano, Antony Blinken. L'amministrazione Biden, da parte sua, ha più volte espresso preoccupazione per le azioni dei coloni in Cisgiordania.

La Striscia di Gaza e la Cisgiordania "appartengono al popolo palestinese", su questo Germania ed Egitto "sono d'accordo". Così la Ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, al termine dell'incontro con l'omologo egiziano Sameh Shoukry al Cairo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Dpa.

Alcuni parenti degli ostaggi israeliani si sono recati al valico di Kerem Shalom, per bloccare il punto dove entrano ogni giorno gli aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Stando a quanto fanno sapere i media, si tratta di una protesta contro Hamas, che non permette al personale della Croce Rossa di visitare gli ostaggi, valutare le loro condizioni e aiutarli. A Ynet, Shai Wenkert, padre di Omer, un 22enne ostaggio a Gaza, ha dichiarato che, dal 7 ottobre, il figlio "non ha visto un dottore, né ricevuto farmaci, e non è possibile che centinaia di camion entrino ora a Gaza".

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