Sono 89 le persone rimaste uccise nel duplice attentato a Kerman, nelle vicinanze del cimitero dove è sepolto il generale Qassem Soleimani, il capo dei Pasdaran ucciso quattro anni fa in un raid americano. E' quanto fa sapere l'emittente PressTv. Le persone ferite nell'attentato, rivendicato dall'Isis, sono all'incirca 280.
Sono stati arrestati stamani "alcuni agenti" implicati nell'attacco. E' quanto ha reso noto il Ministro dell'Interno iraniano, Ahmad Vahidi, ripreso dall'agenzia Irna, aggiungendo che l'intelligence fornirà i dettagli sugli arresti eseguiti.
"L'Occidente sa che l'Iran è diventato un Paese forte e che le nostre forze armate sono pronte. La decisione di reagire all'attacco di Kerman spetta alle forze armate, che determineranno il momento e il luogo appropriati". Così il Presidente iraniano, Ebrahim Raisim, in un discorso durante i funerali delle vittime dell'attacco, citato dall'agenzia Tasnim.
Riferendosi alla guerra in corso tra Israele e Hamas, ha aggiunto: "L'entità sionista è incapace di affrontare la nazione palestinese, nonostante siano trascorsi 90 giorni dalla guerra". "Oggi più che mai - ha continuato Raisi - i cuori del mondo sono con la Palestina e contro l'entità sionista".
Facendo poi riferimento al califfato del sedicente Stato Islamico, Raisi ha dichiarato che il tentativo statunitense di formare "un altro Israele" in Medio Oriente è "fallito" grazie a quanto fatto dal generale Soleimani.
Prima di visitare la tomba di Soleimani a Kerman, Raisi ha visitato stamani i feriti in ospedale, per poi prendere parte alla cerimonia funebre, tenutasi nella più grande moschea della città. In seguito, dovrebbe esserci una cerimonia al Golzar Shahada (cimitero dei martiri), a cui il governatorato ha chiesto alla popolazione di non prendere parte.
"Vendicheremo il sangue dei martiri", è il giuramento espresso dal capo dei Pasdaran, generale Hossein Salami, nel corso dei funerali delle vittime del duplice attentato. Lo Stato Islamico, ha sottolineato Salami, "è stato annientato grazie al lavoro del comandante Qassem Soleimani", la cui tomba è nel cimitero vicino al quale è accaduta la strage.
Gli Stati Uniti, ha aggiunto, non hanno sconfitto Teheran con le sanzioni, e sono stati "sconfitti in Iraq, Afghanistan, Libano, Siria e Yemen". In riferimento al conflitto tra Israele e Hamas a Gaza, invece, Salimi ha detto che Tel Aviv "non ha modo di sfuggire dal pantano in cui è finito", ed è "sull'orlo di crollare a causa della resistenza nei Territori occupati che ogni giorno gli infligge pesanti perdite".
In un telegramma, Papa Francesco ha espresso la sua "profonda tristezza" per i morti del duplice attacco di Kerman e ha dato “assicurazione delle sue preghiere per i morti e per le loro famiglie”, oltre ad esprimere “solidarietà spirituale con i feriti” e invocare sull'Iran “l’onnipotente benedizione di saggezza e pace”.
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