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"Dobbiamo avere la distribuzione, la connettività, i cinema, quelli che io chiamo i posti a sedere".
"Dobbiamo avere la distribuzione, la connettività, i cinema, quelli che io chiamo i posti a sedere".
L'attore Idris Elba è stato tra i protagonisti dell'evento più importante dell'industria cinematografica africana, l’Africa Cinema Summit, ad Accra, capitale del Ghana.
Nato a Londra 52 anni fa da papà della Sierra Leone e madre ghanese, il celebre attore, che ha lavorato a film incentrati sull'Africa del calibro di “Mandela: Long Walk to Freedom” e “Beasts of No Nation” non nasconde il suo profondo legame con il continente e ha preso parte all'evento per sostenere il cinema africano.
All'evento di quest'anno, a cui partecipano gli operatori del settore, Elba ha partecipato in qualità di ambasciatore.
“Il cinema africano non è giovane. Esistiamo da molto tempo”, ha evidenziato l'attore. “Ma le nostre storie non hanno ancora trovato spazio in questo panorama più ampio”, ha continuato.
L'Africa ha la popolazione più giovane al mondo, ma, stando ai dati della National Film Authority del Ghana, conta soltanto 1.700 cinema, rispetto ai 44 mila statunitensi e ai 75 mila cinesi.
Secondo l'attore, per migliorare la situazione bisogna aumentare il profilo del cinema africano, migliorando le infrastrutture e i canali di distribuzione e, allo stesso tempo, creando contatti tra i registi e il pubblico a livello continentale e mondiale. “È fantastico che stiamo assistendo a un’impennata del cinema africano su Netflix, su Prime e tutto il resto delle piattaforme – ha dichiarato Elba – ma il futuro della nostra cinematografia dipende da noi, non da queste piattaforme. Dobbiamo avere la distribuzione, la connettività, i cinema, quelli che io chiamo i posti a sedere”.
“Penso che abbiamo un ambiente così giovane e proiettato verso il futuro per il cinema – ha continuato– molti giovani registi stanno girando film con i loro telefoni, con attrezzature più economiche. Ma abbiamo ancora bisogno di amplificare questi film. Abbiamo ancora bisogno di metodi di distribuzione. Per me è molto importante che non cerchiamo sempre di vendere oltreoceano, ma che riusciamo a riempire i cinema con la nostra gente, prima di tutto. È una questione di economia: quando sai che puoi fare un film nei tuoi parametri economici e che ha successo, è allora che i mercati internazionali lo guardano”.
Secondo il Ceo della National Film Authority del Ghana, Juliet Asante, è importante attirare il pubblico al cinema: “Come sapete l’Africa conta più di un miliardo e mezzo di persone e, a ben guardare, si può dire che oltre il 95% degli africani non è mai stato al cinema”, ha detto.