La Brigata Nahal della 162esima divisione delle Forze di difesa di Israele (Idf) ha ucciso “numerosi” componenti di Hamas. E' quanto fanno sapere le stesse Idf in un comunicato sui social.
I miliziani, spiegano le Idf sono stati uccisi a seguito di un “combattimento ravvicinato”. I militari, inoltre, hanno distrutto infrastrutture appartenenti ai fondamentalisti e “localizzato grandi quantità di armi”.
Le prove israeliane in merito all'attacco all'Ospedale Al Shifa di Gaza non sono sufficienti a dimostrare che Hamas usasse la struttura come base operativa, o che al di sotto si trovasse un quartier generale del movimento fondamentalista.
E' quanto sostiene il Washington Post, ricordando che “settimane prima di inviare le sue truppe all’interno dell’ospedale”, Tel Aviv aveva lavorato assiduamente per giustificare l'azione militare.
Prima del raid all'Ospedale, le Idf avevano descritto con precisione come i cinque edifici dell'Ospedale fossero usati da Hamas, e come, nei sotterranei, si trovasse un centro di comando, con accesso diretto dall'Ospedale, usato per indirizzare i lanci di razzi e gli altri attacchi condotti da Hamas.
Secondo quanto affermato il 27 ottobre scorso dal portavoce delle Idf, Daniel Hagari, tali affermazioni erano sostenute da “prove concrete”.
Il 15 novembre scorso, i militari di Tel Aviv avevano attaccato l'ospedale, già colpito dall'artiglieria, per poi pubblicare foto e video sul ritrovamento di armi e sul passaggio nell'ospedale di alcuni civili rapiti dai fondamentalisti il 7 ottobre. Ma, secondo il Wp, il materiale fornito da Tel Aviv non dimostra che l'ospedale fosse utilizzato da Hamas.
Il giornale ha analizzato tutto il materiale divulgato dalle Idf, concludendo che “una stanza collegata a una rete di tunnel con mostra alcun segno di un impiego militare da parte di Hamas; nessuno dei cinque edifici del complesso ospedaliero citati da Hagari sembra essere connesso alla rete di tunnel di Hamas; non esiste alcuna prova che si potesse accedere ai tunnel dall’interno dell’ospedale”.
Il Wp ha anche ricordato che, poche ore prima dell'assalto, il governo americano guidato da Joe Biden aveva diffuso materiale d'intelligence che, per Washington, confermava la versione israeliana. Un funzionario statunitense ha detto al giornale che il governo americano è “assolutamente convinto” che l'Ospedale fosse utilizzato da Hamas come centro di comando. Un portavoce delle Idf, invece, ha fatto sapere al Wp che Tel Aviv ha fornito “prove abbondanti ed esaustive” dell'uso dell'Ospedale "a fini terroristici". Israele, ha proseguito, non fornirà altre prove.
Il quotidiano ha raccolto anche dichiarazioni anonime di alcuni membri del Congresso, che si sono detti scettici in merito alla credibilità delle prove israeliane e del governo di Joe Biden.
Il quotidiano ha ricordato che “eleggere a bersaglio un complesso ospedaliero che dava rifugio a centinaia di pazienti malati e morenti e a migliaia di sfollati non ha precedenti negli ultimi decenni”, specialmente da parte di un alleato agli Usa, e con l'appoggio statunitense.
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