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Un anno fa la sinistra e i giornalisti collaterali tifavano perché l’Italia andasse “a sbattere”, tanto per usare un’elegante locuzione di Maurizio Landini segretario nazionale della Cgil. Questa è la politica italiana, laddove l’intera sinistra spera ancora in una sconfitta clamorosa sul campo da parte del Governo di centro destra; cosa che l’opposizione di nessun Paese straniero si sognerebbe di augurare. Conosco bene anche la situazione politica in Ungheria dove, nonostante l’avversione nei confronti di Viktor Orban da parte di una sparuta minoranza, nessuno cittadino, giornalista o classe politica pronuncerebbe una sola parola contro il suo Paese. Da noi è prassi comune perché è l’unico modo affinché la sinistra venga chiamata al governo senza passare attraverso le elezioni politiche, come è accaduto in questi ultimi venti anni. Ma in quest’ultimo anno di Governo Meloni è stata la sinistra “a sbattere” con tutti i suoi giornalisti, giornali e trasmissioni televisive.
Da quando c’è il Governo Meloni i valori assoluti e gli indici statistici sono migliorati e tendenzialmente migliorati; la sinistra non vede e va oltre, definendo la conferenza di inizio anno di Giorgia Meloni una sagra delle bugie. Ma Mario Monti ha zittito tutti elogiando la politica di Giorgia Meloni come “pura, concisa e concreta”, chi se lo sarebbe mai aspettato? Mario Monti è persona serie ed equilibrata; egli ha seguito “con attenzione” l’intera conferenza della nostra Presidente del Consiglio definendola un “tecnico” competente, capace di rispondere alle domande dei giornalisti in maniera asciutta e senza tergiversare. Esattamente come non sa fare Elena Schlein. In questi giorni la segretaria del Pd, giornali e giornalisti si sono dilungati con slogan incoerenti con quanto benissimo spiegato da Giorgia Meloni. Addirittura Nicola Zingaretti ha dichiarato come la destra abbia preso una “deriva estremista” e un giornalista ha definito Giorgia Meloni quale “deludente, comica e vittimista”. Ma voi lettori, che siete persone serie, credereste a queste fesserie?
Bene, la sinistra sa, ma fa finta di non sapere, che lo spread è sceso di 80 punti; esattamente quello spread verso cui un anno fa la sinistra sperava affinché il Governo Meloni andasse “a sbattere” per ritornare al Governo. Il Governo Draghi terminò il suo cammino con uno spread pari a 240 punti, ma tutti speravano che Giorgia Meloni facesse peggio. Purtroppo per la sinistra lo spread attuale è pari a 160, manca poco per essere dimezzato da quello al tempo del mago dell’economia mondiale.
Dopo un anno, il potere di acquisto delle famiglie sta lentamente aumentando, i consumi aumentano, l’economia torna a crescere e gli indicatori sono tutti positivi. Soprattutto aumentano le assunzioni; certo parliamo di assunzioni precarie, ma questo è un problema che esiste da sempre. Vero è che dopo la fallimentare esperienza del reddito di cittadinanza oggi stiamo osservando un tasso di occupazione record, con 500 mila posti di lavoro in un anno. Ricordate quando in estate non si trovava un cameriere nei ristoranti perché tutti detentori del reddito di cittadinanza?
La classe politica di sinistra e giornalisti collaterali speravano che, dopo la cancellazione del reddito di cittadinanza, l’Italia sarebbe salita alla cronaca mondiale per le sommosse popolari; ed invece quasi tutti coloro a cui era stato tolto il reddito di cittadinanza hanno trovato un posto di lavoro, sebbene a volte precario come nel passato.
Ma il vero grande problema dell’Italia consiste nel lavoro povero. Il 60% dei cittadini italiani gode di un reddito da fame o quasi, situazione che la sinistra e i 5stelle avevano contribuito a peggiorare nonostante il reddito di cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando per sostituire il reddito di cittadinanza con una cosiddetta “equa remunerazione” per i veri bisognosi, ma anche per una politica verso il superamento del lavoro povero per coloro che non sono protetti da una contrattazione nazionale. Questo significa richiamare tutti al loro ruolo. Piuttosto che fare politica (perché questo non è il loro compito) i sindacati - soprattutto la Cgil - dovrebbero pensare alle contrattazioni di loro competenza ed è scandaloso che proprio la Cgil abbia chiuso contratti pari a 5 euro l’ora. Coloro che non sono protetti da contrattazione saranno salvaguardati almeno con 10 euro all’ora e c’è da augurarsi che i sindacati facciano meno scioperi e si dedichino di più ai lavoratori.
Ritornando alle lusinghiere parole di Mario Monti dedicate a Giorgia Meloni, sottopongo alla vostra attenzione il titolo fatto sul sito di La7 relativo alla sua intervista: “Qui rischiamo di offenderla troppo…”. Tutto si capisce tranne che Mario Monti abbia utilizzato parole al miele e di grandissimo apprezzamento per la nostra Presidente del Consiglio. Davvero povera Italia…