Con il documento "Strategia di Sicurezza Nazionale", Trump chiarisce i suoi veri obiettivi

Trump ha riabilitato Putin e voluto rompere l'alleanza con l'Europa, nel silenzio dei leader europei. 

di On. Nicola Bono
Venerdì 19 Dicembre 2025
Roma - 19 dic 2025 (Prima Notizia 24)

Trump ha riabilitato Putin e voluto rompere l'alleanza con l'Europa, nel silenzio dei leader europei. 

Il documento di Trump “Strategia di Sicurezza Nazionale” chiarisce i suoi veri obiettivi. 

Appare evidente la forzatura di alcuni passaggi che mettono l’Europa all’interno di critiche offensive ed esagerate e in larga parte false e strumentalizzate, per tentare la disgregazione dell’Europa e dare vita a logiche divisive degli Stati del Vecchio Continente e favorire gli interessi dei partiti sovranisti e populisti europei, da tempo foraggiati dalla Russia, ed ora anche dagli USA, secondo la logica del divide et impera, in quanto i singoli Stati da soli non hanno la forza per potersi difendere dalle superpotenze. 

Perché il compito dei sovranisti e populisti è unicamente la cancellazione dell’UE e della democrazia, per ridurre gli Stati Europei a colonie o protettorati asserviti al potere supremo degli autocrati. 

Sorprende che Trump abbia di fatto emulato parzialmente la strategia del BRICS, e cioè degli stati nemici dell’occidente capitanati da Cina e Russia, che appunto da anni tentano di attuare le stesse strategie che risultano nel documento strategico e cioè la cancellazione della democrazia. 

Non solo quindi l’Occidente, sulla base del documento di Trump, è rappresentato solo dagli USA, rompendo 80 anni di alleanza con l’Europa basata fondamentalmente sulla comune fedeltà alla democrazia, ma addirittura vuole realizzare il “nuovo ordine mondiale” riesumando il criterio della spartizione delle “aree di influenza” da dividere tra le tre superpotenze, e quindi dominare la terra. Ecco perché vuole la disgregazione dell’Europa e dei suoi sistemi democratici, che hanno contribuito alla realizzazione di uno stile di vita e di un imponente progresso di welfare sconosciuto nel resto del mondo, USA compresi. L’unica differenza con le strategie del BRICS è la sostituzione della Cina con gli USA, e per questo Trump vuole portare Putin dalla sua parte, malgrado la sua totale dipendenza dalla Cina, che non consentirà mai a Putin di cambiare casacca. 

Pur di avere l’alleanza di Putin, che non avrà mai, Trump lo ha riabilitato, gli vuole offrire una vittoria che in 4 anni non ha saputo conquistare, sta facendo di tutto per imporre all’Ucraina una pace che somiglia ad una capitolazione, per niente dignitosa, che l’Ucraina non merita per il coraggio dimostrato e perché non è stata sconfitta sul campo di battaglia, ma addirittura, come ulteriore grazioso omaggio a Putin, ha voluto la rottura dell’alleanza con l’Europa, lasciando il vecchio continente, militarmente debole, in balia di un personaggio che costituisce una minaccia fortissima per il suo futuro di indipendenza e libertà. 

Ma la cosa peggiore è stata il silenzio di tutti i leader europei, nonché purtroppo le dichiarazioni di due alti personaggi dell’UE che hanno proseguito con la minimizzazione delle decisioni di Trump e addirittura concedendo alcune affermazioni positive sul documento della strategia del Presidente USA. 

Ha sbagliato infatti l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Callas che ha dichiarato: “Gli Stati Uniti sono ancora il nostro più grande alleato” e “alcune critiche sono anche fondate” e il Premier Meloni che già aveva commentato positivamente l’ignobile intervento di J.D.Vance vicepresidente degli USA, tenuto a Monaco il 15 febbraio 2025, con la frase: “J.D.Vance ha ragione, l’Europa si è persa”, e, dopo mesi di invito a tutti i colleghi Europei di assecondare e non irritare Trump, rilascia una intervista a Mentana su La7 dove dichiara: “Il documento strategico di Trump, al di là di alcuni giudizi sulla politica dell’Unione Europea che condivido […]” ed ancora: ”Gli americani decidono oggi come difendere i loro interessi perché hanno la forza per farlo (a nostro discapito!). Quando l’Europa vuole difendere i suoi interessi?”. 

Quindi il Premier Meloni condivide molti insulti degli americani all’Europa, non dice nulla sulle altre affermazioni altrettanto gravi, accetta che possano decidere di fare i loro interessi a nostro discapito, e non spiega come l’Europa dovrebbe difendere i suoi interessi, perché certamente l’idea della Commissione UE del riarmo dei singoli stati è una totale stupidaggine. E ciò perché 27 piccoli eserciti di 27 nazioni divise, non potrebbero mai essere la soluzione della sicurezza dei nostri confini esterni. E quindi il Premier non ha alcuna strategia. 

E’ più che evidente che l’unica soluzione è la costituzione della Federazione degli Stati d’Europa con chi ci sta. A maggior ragione, oggi, che è definitivamente imploso l’ombrello USA. 

Ed allora perché il Premier Meloni, l’intera maggioranza e tutta l’opposizione, seguono la linea della congiura del silenzio, e nessuno, malgrado qualche voce nel deserto autorevolissima, affronta questo tema, e da anni, dopo l’inizio dell’aggressione dell’Ucraina, si è solo fatto finta di trovare altre soluzioni che di fatto non esistono? 

Questa mancanza di dibattito, il fatto di ignorare che l’UE non può coordinare un esercito europeo, perché non è una entità statuale, e perché gli Stati ne hanno inutilmente la totale sovranità, come potrebbe mai funzionare il “riarmo”? La federazione, di cui c’è bisogno estremo ed immediato, dovrebbe costituire, come avevano pensato i nostri padri fondatori, lo strumento unitario per la difesa con il solo compito di unificare le forze armate, garantire una politica estera unica e un governo guidato dal Presidente eletto dai cittadini degli stati federati. Il resto dei poteri resterebbe agli Stati. 

Il premier Meloni, che ha dichiarato che “l’Italia non è in condizione di difendersi”, avrebbe dovuto spingere su questa direzione e non affidarsi all’alleanza USA, specie con l’attuale ormai dichiarata rottura, sulla quale insiste forse perché pensa che, siccome si va verso la disgregazione dell’Europa, l’Italia, grazie al suo rapporto con Trump, sarebbe comunque protetta? 

Ma, a parte il fatto che questo famoso rapporto non ha dato finora alcuna concreta prova di esistenza, come sarebbe garantita questa eventuale protezione speciale, considerato che dal documento di Trump l’obiettivo è di spostare tutto il potenziale bellico dall’Europa al Pacifico? 

Ma soprattutto come dimenticare l’abitudine storica degli Americani di abbandonare gli alleati al loro destino, dall’oggi al domani, se la guerra non conviene più, come accaduto in Vietnam e Afghanistan? 

Ed infine, dov’è il senso vero del sovranismo al potere, se dove governa non è neanche in grado di garantire la sicurezza dei confini ai suoi cittadini e l’unico obiettivo è quello di cancellare la democrazia e consegnare gli Europei ai tiranni? E come si può accettare che si rinunci, per pura ideologia sovranista, alla Federazione dell’Europa, che mette alla pari tutti i cittadini degli Stati che aderiscono, e che è l’unico modo per garantirci dalla minaccia delle superpotenze, guidate da autocrati senza etica e rispetto per nessuno, ed evitare di diventarne coloni e sudditi? 

Questo è l’esatto contrario della difesa dell’interesse nazionale, e piuttosto somiglia al tradimento di ogni speranza di un futuro di pace, benessere, libertà e indipendenza dei popoli europei.  


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