Due ostaggi israeliani dei tre mostrati da Hamas ieri in un video sono morti. Lo fanno sapere le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato dei fondamentalisti palestinesi, che oggi hanno divulgato un altro video.
Gli ostaggi, spiegano i fondamentalisti, citati da Al Jazeera, sono "morti sotto le bombe dell'esercito israeliano". Stando al video, soltanto Noa Argamani sarebbe rimasta viva, mentre Yossi Sharabi e Itay Svirsky sarebbero deceduti.
Intanto, quattro attacchi terroristici si sono verificati in altrettante vie di Raanana, in Israele: molti civili sono stati pugnalati o investiti dai terroristi. Stando a quanto fanno sapere i soccorritori, il bilancio è di una 70enne uccisa e 18 feriti, tra cui una 70enne in condizioni gravissime, e un 16enne e un 34enne in condizioni gravi.
Il Sindaco di Raanana, Chaim Broyde, ha chiesto ai suoi cittadini di non uscire di casa finché non sarà "chiarita la situazione". Al quotidiano Haaretz, un testimone oculare ha detto di aver "visto qualcuno accoltellare tre persone vicino a un centro commerciale, e poi rubare una macchina, cominciare a guidare e usare l'auto per investire le persone".
Un palestinese di Hebron (Cisgiordania) è stato tratto in arresto con l'accusa di essere coinvolto negli attentati. Stando alla polizia, avrebbe rubato tre auto, con cui avrebbe travolto i passanti. Il terrorista ha accoltellato un passante, per poi cambiare automobile tre volte e investirne altri. In manette anche un parente dell'uomo.
Negli attacchi, inoltre, altre 16 persone sono rimaste lievemente ferite.
Intanto, aumenta il bilancio dei morti per le operazioni militari israeliane a Gaza: secondo quanto fa sapere il Ministero della Sanità locale, controllato da Hamas, le vittime sono 24.100, in gran parte donne, bambini e adolescenti, mentre i feriti sono 60.834 e molte altre persone sono ancora sotto le macerie.
In nottata, prosegue il Ministero, più di 60 persone sono morte a Gaza per gli "intensi" attacchi condotti da Israele nei dintorni di Gaza City e, a Sud, a Khan Younis e Rafah. Durante gli attacchi sono stati colpiti anche due ospedali, una scuola femminile e "dozzine" di abitazioni.
Le strutture ospedaliere, che sono sotto la protezione del diritto internazionale, sono state colpite più volte dall'inizio della rappresaglia israeliana all'attacco di Hamas: secondo Tel Aviv, i fondamentalisti hanno scavato dei tunnel sotto gli ospedali, e questi verrebbero utilizzati come centri di comando. Inoltre, Hamas userebbe anche infrastrutture civili per proteggere tutte le sue attività. I fondamentalisti hanno respinto queste accuse.
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