Covid-19, Italia: 38.737 contagi e 371 morti in una settimana
Vaia: "L'andamento epidemiologico si consolida come assolutamente poco impattante sui ricoveri ospedalieri".
(Prima Notizia 24)
Venerdì 05 Gennaio 2024
Roma - 05 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Vaia: "L'andamento epidemiologico si consolida come assolutamente poco impattante sui ricoveri ospedalieri".
Sono 38.737 i contagi da Covid-19 riscontrati in Italia nella settimana dal 28 dicembre 2023 al 3 gennaio 2024, il 5,5% in meno rispetto alla settimana precedente (40.990). E' quanto fa sapere il Ministero della Salute.

I nuovi decessi riscontrati sono 371, il 33% in più rispetto ai 279 della settimana precedente. Sono 242.518 i tamponi eseguiti (il 7% in più rispetto ai 226.649 della settimana precedente), con il tasso di positività che si attesta al 16%, il 2,1% in meno rispetto alla settimana precedente (18,1%).

Il tasso di occupazione di posti letto nei reparti ospedalieri di area medica, al 3 gennaio, è del 10,1% (6.320 ricoverati), in riduzione rispetto all'11% (6.834 ricoverati) registrato il 27 dicembre scorso.

Per quanto riguarda le terapie intensive, invece, il tasso di occupazione è al 2,8% (246 ricoverati), in riduzione rispetto al 3,2% (281 ricoverati) del 27 dicembre scorso.

Per quanto riguarda l'Umbria, i dati relativi a casi, decessi, tamponi e ricoverati sono aggiornati al 2 gennaio, a causa di un crash del sito della Regione, mentre i dati sui posti letto occupati negli ospedali sono relativi al 27 dicembre 2023.

“L’andamento epidemiologico, pur risentendo di un inevitabile ritardo del conferimento dei dati da parte delle Regioni, a causa del periodo festivo, si consolida come assolutamente poco impattante sui ricoveri ospedalieri, indicatore certamente oggi più affidabile e significativo, oltre che in un decremento degli indici di contagio e trasmissibilità. Come prevedibile ed in linea con gli altri Paesi, cresce ancora l’influenza che si somma alla trasmissione di altri virus respiratori.

Per quanto riguarda i decessi, si precisa che il numero include anche i dati delle settimane precedenti che non erano stati notificati da parte di alcune Regioni. In questo periodo, restano alti l’attenzione ed il monitoraggio e si rinnova l’invito a mantenere i presidi di prevenzione e terapeutici per i più fragili”, ha dichiarato il direttore generale del Dipartimento di Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

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