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L’operazione è stata pianificata al fine di garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi e il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, nonché di verificare la qualità del prodotto venduto.
L’operazione è stata pianificata al fine di garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi e il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, nonché di verificare la qualità del prodotto venduto.
Nei giorni scorsi, i funzionari dell’Area territoriale Frosinone dell’Ufficio ADM Lazio 4, congiuntamente con i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Frosinone e dei Carabinieri della Stazione di Ceccano, nell’ambito di una specifica attività di controllo sulla distribuzione, circolazione e commercializzazione dei prodotti energetici, hanno effettuato dei controlli sulla qualità dei carburanti.
L’operazione è stata pianificata al fine di garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi e il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, nonché di verificare la qualità del prodotto venduto.
Nel corso dell’operazione è stato controllato un distributore stradale nel territorio di Frosinone, selezionato a seguito di una mirata analisi di rischio, in un’ottica di prevenzione e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria.
Nell’occasione, sono stati prelevati alcuni campioni di carburante, presso il distributore oggetto di controllo, al fine di sottoporli a specifica analisi di conformità a opera del Laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia.
Il rapporto di prova, elaborato a seguito dell’esame dei campioni, ha restituito, quale risultato, la non conformità del carburante rispetto ai criteri e ai limiti previsti dal D.lgs. n. 55/2011.
Gli esami chimici hanno documentato, in particolare, la presenza presso l’impianto, di prodotto adulterato risultato non idoneo alla commercializzazione.
Nello specifico, il punto di infiammabilità del gasolio (flashpoint) è risultato pari a 51°C, sotto la soglia di tolleranza ammessa. Inoltre, con l’impiego di specifiche strumentazioni come il "doppio decalitro", i controlli si sono concentrati anche sulla precisione dei misuratori delle pompe di distribuzione del carburante. I volumi erogati sono stati scrupolosamente verificati, al fine di evitare rifornimenti artatamente “gonfiati” o sotto quantità, a danno dei consumatori.
A seguito di tale attività, è emerso che due erogatori recavano un errore superiore alla tolleranza ammessa. A beneficio degli utenti si evidenzia che un prodotto di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, con l’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori, oltre ad accrescere le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori che acquistano, in totale buona fede, un prodotto energetico non idoneo e dannoso per le autovetture stesse.
Il piano di intervento testimonia la stretta sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Guardia di Finanza e i Carabinieri, nell’operare congiuntamente al fine di tutelare gli interessi finanziari nazionali e contrastare gli illeciti di natura penale ed amministrativa nel settore delle accise, soprattutto laddove l’utilizzo di prodotti petroliferi chimicamente alterati può comportare gravi rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale.
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