Campana querela Pozzolo: "Quella pistola non l'ho toccata"
Un testimone: "Pozzolo era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito lo sparo".
(Prima Notizia 24)
Giovedì 04 Gennaio 2024
Biella - 04 gen 2024 (Prima Notizia 24)
Un testimone: "Pozzolo era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito lo sparo".
Il deputato Emanuele Pozzolo (FdI) è stato querelato stamani da Luca Campana, il 31enne ferito durante la festa di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza (Biella). La querela è stata presentata stamani alla Procura di Biella.

In questo modo, dunque, è possibile procedere per il reato di lesioni.

Tramite il suo avvocato, il 31enne ha smentito quanto dichiarato da Pozzolo: "Non è andata come dice lui, io non ho mai raccolto da terra quell'arma, né l'ho toccata".

Campana, genero di un membro della scorta del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, anche lui presente alla festa, è stato ferito durante la festa, a cui avevano partecipato circa 30 persone.

Il cenone era terminato, la tavolata era stata sparecchiata e alcuni invitati erano andati via, quando, verso le 1:15, Pozzolo, che aveva aspettato la mezzanotte con la sua famiglia, si era recato sul posto, portando con sé il mini-revolver da cui è partito il proiettile.

Non è ancora ben chiaro cosa fosse successo in quegli attimi: stando a quanto fa sapere Repubblica, Pozzolo ha detto ai Carabinieri che "la pistola è caduta in terra, quel ragazzo l'ha raccolta ed è partito lo sparo". La versione del deputato è stata, tuttavia, smentita dallo stesso Campana e da altri testimoni. Tra questi, anche un agente di polizia, che ha raccontato che "Pozzolo è arrivato a fine serata: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito lo sparo".

Inoltre, quello partito dal mini-revolver non sarebbe stato il primo proiettile: secondo Repubblica, l'ipotesi è emersa negli ambienti della polizia penitenziaria piemontese. Alla festa avrebbero preso parte molti agenti, insieme a parenti e amici. A mezzanotte, alcuni di loro si sarebbero allontanati per far esplodere fuochi artificiali, e sembra che qualcuno abbia preso una pistola e sparato dei colpi in aria. E' uno scenario che la Procura biellese dovrà verificare.

Gli inquirenti, al momento, stanno provvedendo a raccogliere le testimonianze di chi aveva partecipato al cenone, e stanno stilando la lista completa di chi aveva partecipato, soprattutto per capire quante persone fossero armate.

Tra le persone ascoltate non ci sarebbero il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, e la sorella Francesca, Sindaca di Rosazza, che ha affittato i locali della Pro Loco per la festa.

Ai giornali, il Sottosegretario alla Giustizia ha dichiarato che, al momento dell'esplosione del proiettile, era lontano qualche centinaio di metri: si trovava alla sua auto, per sistemare alcuni avanzi del cenone, ed era in procinto di tornare a casa con la sua famiglia. La sorella, invece, aveva detto che era andata via da un po', dopo aver sparecchiato, anche perché doveva badare al suo cane.

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