100 anni di Natuzza Evolo: su Rai Play il docufilm di Pino Nano e Maurizio Pizzuto

Venerdì 23 agosto si celebra in Calabria il centenario della nascita di Natuzza Evolo, la “Radio dell’al di là”, la donna che diceva di parlare con la Madonna e Gesù. La Santa Sede ha deciso di elevare la Grande Chiesa di Natuzza Evolo a Santuario Mariano, tra i più grandi d’Europa.

(Prima Notizia 24)
Lunedì 19 Agosto 2024
Roma - 19 ago 2024 (Prima Notizia 24)

Venerdì 23 agosto si celebra in Calabria il centenario della nascita di Natuzza Evolo, la “Radio dell’al di là”, la donna che diceva di parlare con la Madonna e Gesù. La Santa Sede ha deciso di elevare la Grande Chiesa di Natuzza Evolo a Santuario Mariano, tra i più grandi d’Europa.

Il Rifugio delle Anime, la Vera Storia di Natuzza Evolo”. A 100 anni dalla sua nascita, la storia vera di Natuzza Evolo, la mistica calabrese che viveva il mistero delle stigmate alle mani e ai piedi, e che si diceva parlasse con la Madonna e con i morti, è ancora reperibile in qualsiasi momento su Rai Play, il canale che cristallizza una volta per tutte i documentari e i programmi storici della Rai.

Parliamo del docufilm firmato da Pino Nano e Maurizio Pizzuto, Prodotto da Studio Colosseo per RAI Documentari, e trasmesso già dalla RAI per quattro volte consecutive, due delle quali su RAI Italia per tutti i Paesi stranieri collegati con la RAI. Un successo per certi versi anche prevedibile data la forza mediatica di questa storia che da quasi un secolo non fa che catalizzare l’attenzione e la curiosità dei grandi media italiani e internazionali.

Lo Speciale della durata di 50 minuti ripercorre nei minimi dettagli la storia di questa mistica calabrese che durante la Settimana Santa “sudava sangue” e diceva di vedere alle spalle dei tanti che andavano a cercarla il loro angelo custode. Un mistero, questo di Natuzza, che è rimasto tale per almeno 80 anni, e che ora viene visceralmente analizzato dalla Santa Sede per via del processo di beatificazione in corso da 15 anni su di lei. Ma a distanza di 15 anni dalla sua morte, il suo popolo la considera già santa per via dei tanti miracoli straordinari che la gente comune ha già legato e collegato alla sua vita e alla sua missione pastorale.

Il documentario di Pino Nano e Maurizio Pizzuto traccia in maniera definitiva il percorso spirituale di questa donna che per tutta la vita si adoperò perché venisse realizzata una Grande Chiesa, e che il prossimo 23 agosto sarà ufficialmente “elevata” a Santuario, uno dei tanti Grandi Santuari Mariani d’Italia.

Interessantissime le testimonianze a cui il programma di RAI Documentari dà spazio e voce, una per tutte quella del fisico nucleare prof. Valerio Marinelli, che ha analizzato scientificamente il fenomeno delle stigmate e delle emografie come nessun altro al mondo. Ma anche il racconto che di Natuzza Evolo faceva a suo tempo il gesuita palermitano Padre Bartolomeo Sorge uno degli intellettuali più amati ma anche più temuti della Chiesa Moderna e che veniva in Calabria a casa di Natuzza Evolo per confessarsi con lei. Un segno premonitore forse di quello che sarebbe poi accaduto tanti anni dopo, quando in vaticano la Congregazione dei Santi ha aperto il processo di beatificazione a carico della donna con le stigmate.

Guarigioni inspiegabili sul piano medico; diagnosi scientifiche pronunciate con sicurezza e determinazione; scritte di sangue impresse sui fazzoletti usati per asciugare le stigmate diffuse sul suo corpo; i buchi alle mani e ai piedi; la mediazione tra vivi e defunti; apparizioni nello stesso momento in luoghi differenti o un profumo intenso che ne segnalava la presenza mentre lei continuava a trovarsi nella sua casa in Calabria; visioni e colloqui continui con la Madonna.

“Tutto questo -raccontano i due autori nel docufilm per Rai Documentari - è stata Natuzza Evolo”.


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Fabrizio Zappi
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