Sanremo (Im): studente travolto e ucciso da tir, convalidato l'arresto del camionista
"Ho visto i ragazzi che passavano, ho guardato nello specchietto ed ho potuto vedere che c'era lo spazio per entrambi. In semicurva, ho perso la visibilità".
(Prima Notizia 24)
Lunedì 26 Febbraio 2024
Imperia - 26 feb 2024 (Prima Notizia 24)
"Ho visto i ragazzi che passavano, ho guardato nello specchietto ed ho potuto vedere che c'era lo spazio per entrambi. In semicurva, ho perso la visibilità".
E' stato convalidato, dal gip del Tribunale di Imperia, Anna Bonsignorio, l'arresto nei confronti di Vasile Teleptean, l'autotrasportatore romeno di 56 anni accusato di aver travolto venerdì, a Bussana di Sanremo (Im), lo studente 17enne Mohtadi Doukhani, che è morto, e la sorella Manar, di 15 anni, ferita gravemente e al momento ricoverata all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Nello specifico, le accuse mosse contro l'autotrasportatore sono quelle di omicidio stradale, omissione di soccorso e lesioni colpose.

L'uomo ha continuato a dire di non essersi accorto di niente: "Ho visto i ragazzi che passavano, ho guardato nello specchietto ed ho potuto vedere che c'era lo spazio per entrambi, seppur ridotto. Mi sono anche leggermente allargato, ma poi è iniziata la semicurva ed ho perso la visibilità", è stato il suo racconto durante l'udienza.

"Il mio assistito ha fornito la propria ricostruzione dei fatti. In questo momento c'è il massimo riserbo, perché la procura dovrà valutare tutto quello che oggi abbiamo messo sul tavolo e attendiamo di vedere i risultati degli accertamenti", ha detto il legale dell'autotrasportatore, Luca Brazzit.

In merito all'allontanamento dell'uomo dopo l'accaduto, ha continuato: "Lui è il primo a essere dispiaciuto per l'accaduto, ma ribadisce di non essersi davvero reso conto, fino a un certo momento, di aver causato ciò che gli viene addebitato. Ha cercato di chiarire dal proprio punto di vista e speriamo che venga trovata conferma per questa situazione".

"E' talmente dispiaciuto che non riesce a esprimersi. E' un uomo come tutti, che si è trovato a vivere una situazione drammatica, certo non paragonabile al dramma che vive la famiglia a cui siamo tutti vicini e va un grande abbraccio, ma anche per lui, un onesto lavoratore, incensurato, coinvolto in un evento di questo genere, potete immaginavi quanto sia pesante a livello psicologico".

"Resta in carcere - ha concluso l'avvocato - anche perché non ha un domicilio in Italia e, per ora, non posso chiedere gli arresti domiciliari. Restiamo a disposizione della procura e chiariremo tutto quello che c'è da chiarire".

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