Procuratore Palermo: "Messina Denaro venne arrestato 7 anni fa, non fu riconosciuto"
"Confidava sul fatto che le forze dell'ordine avevano sue foto vecchie di anni, ma c'era anche chi lo avvisava dei movimenti degli investigatori".
(Prima Notizia 24)
Giovedì 25 Gennaio 2024
Caserta - 25 gen 2024 (Prima Notizia 24)
"Confidava sul fatto che le forze dell'ordine avevano sue foto vecchie di anni, ma c'era anche chi lo avvisava dei movimenti degli investigatori".
"Matteo Messina Denaro ha vissuto a lungo nel territorio del Trapanese, il suo territorio, sicuro di non essere scoperto. Indagando dopo il suo arresto abbiamo scoperto che era stato addirittura fermato a un posto di blocco, sette anni fa, in provincia di Trapani. Ma non fu riconosciuto dai carabinieri che controllarono il suo documento. Tutto sembrava in regola".

A rivelarlo, durante un incontro con i ragazzi delle scuole di Casal di Principe (Ce) nella villa confiscata alla camorra ora sede della Casa Don Peppe Diana, è stato il Procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, coordinatore dell'operazione che, il 16 gennaio del 2023, ha portato all'arresto di Matteo Messina Denaro.

"Messina Denaro confidava sul fatto che le forze dell'ordine avevano sue foto vecchie di anni, ma c'era anche chi lo avvisava dei movimenti degli investigatori. Ci dobbiamo interrogare su come sia stato possibile che abbia trascorso trent'anni in latitanza. Oggi, l'impegno della procura di Palermo è quello di individuare chi ha favorito Messina Denaro", ha proseguito De Lucia.

"La malattia non aveva cambiato le abitudini del latitante", ha poi precisato il Procuratore, rispondendo alle domande dei ragazzi, che hanno letto il libro "La Cattura - i misteri di Matteo Messina Denaro e la mafia che cambia", scritto dallo stesso De Lucia, insieme con il giornalista de La Repubblica Salvo Palazzolo.

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