In un'intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, l'imprenditore Cosimo Rummo, titolare dell'omonimo pastificio beneventano, ha denunciato di essere stato vittima di un boicottaggio social, dopo la visita del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.
Sono "senza parole. Il ministro delle Infrastrutture viene a fare investimenti a Benevento, chiede di venire a visitare lo stabilimento, non capisco che vogliono. Dovevo chiudergli la porta in faccia? Non capisco", ha detto.
In passato, ha poi ricordato Rummo, anche altri politici hanno visitato l'azienda (salvata nel 2015 con una grande campagna di solidarietà dopo l'alluvione che colpì la zona del Sannio), come Paolo Gentiloni, quand'era premier, o Andrea Orlando, in veste di Ministro.
"Io non chiedo la tessera di partito a nessuno quando entra a casa mia. Le aziende hanno un valore sociale. Io lavoro con tutto il mondo", ha proseguito Rummo, per poi dirsi "dispiaciuto e meravigliato per il livello di democrazia e educazione che c'è in Italia".
Siamo "in un mondo alla rovescia", ha aggiunto, non mostrando, tuttavia, alcuna preoccupazione per il boicottaggio: "Le persone sane capiscono benissimo e continuano a comprare la nostra pasta".
"Bisogna stare attenti a che pasta si mangia perché anche quello è tema di contesa politica, io sono a dieta fortunatamente", ha detto nel merito il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo al convegno di Confindustria 'Industria, Trasporti, Logistica e Infrastrutture: Insieme per la competitività del Paese'.
"Per noi imprenditori è sempre un onore poter ospitare un rappresentate delle istituzioni e membri del Governo della Repubblica nelle nostre imprese", ha detto il leader di Confindustria, Carlo Bonomi, accogliendo Salvini, precisando che si tratta di "un riferimento alle polemiche molto sterili" sulla visita del Ministro al Pastificio Rummo.
"Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini, trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori". Così il Sindaco di Benevento ed ex Guardasigilli, Clemente Mastella.
"Quando il patron dell'azienda beneventana Cosimo Rummo spiega di aver aperto le porte a politici di ogni colore anzitutto per il rispetto che si deve alle Istituzioni, ha perfettamente ragione. Le sue produzioni sono un orgoglio per la Città e ne promuovono l'immagine in giro per il mondo.
Rispetto a irragionevoli battage social, sollecito a fare il contrario: sosteniamo l'azienda Rummo, come avvenne quando fu colpita dall'alluvione. E' assurdo giocare con i sacrifici di chi genera lavoro e dà smalto all'economia, tra mille difficoltà e in un complicato contesto internazionale", ha concluso Mastella.
Della vicenda si è occupato anche Fiorello: "Dopo questa visita, Salvini ha addirittura cambiato lo slogan della Lega in Ce lo abbiamo al dente", ha detto stamani scherzando a "Viva Rai2!". "Negli anni il pastificio era stato visitato da altri politici ma non era mai successo niente, non era scoppiata nessuna polemica. Salvini ma perché? Ma lascia stare", ha aggiunto, per poi lanciare un monito ai commentatori sui social: "Ricordo a tutti coloro che dicono 'boicottiamo', che dietro questo invito c'è sempre un'azienda fatta di gente che lavora".
"Resto basito e disgustato nell'assistere alla campagna di odio che è stata scatenata dai soliti facinorosi da tastiera nei confronti di una assoluta eccellenza quale il Pastificio Rummo. All'indirizzo della proprietà, dei lavoratori e delle lavoratrici va la mia totale solidarietà e la mia convinta stima".
Così il Senatore di FdI e presidente del comitato per la Legislazione presso il Senato della Repubblica, Domenico Matera, che ringrazia Salvini "per essere venuto a Benevento, per avere visitato lo stabilimento e, non limitandosi solo a ciò, per averne esaltato l'eccellenza attraverso la realizzazione di un video".
"I social sono uno strumento prezioso qualora usati bene. I loro effetti, però, possono essere disastrosi nel momento in cui le piazze virtuali vengono adoperate per fomentare campagne di diffamazione e di cattiveria gratuita. E tutto questo, come in questo caso, avviene sulla base del nulla.
L'urlo di chi chiede di boicottare i prodotti dell'azienda beneventana è un qualcosa di delirante, assurdo e che fotografa purtroppo i livelli in cui talvolta si sviluppa il dibattito. Rinnovo la mia ammirazione all'indirizzo del pastificio Rummo, rimarcando l'immenso lavoro che viene condotto da quasi un secolo dalla proprietà.
Il brand Rummo è orgoglio del Sannio nel mondo, fonte preziosa di occupazione per il nostro territorio. Forza Rummo, saranno certamente più forti di taluni teppisti del web", conclude Matera.
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