Si è tenuta oggi, venerdì 2 febbraio 2024 alle ore 11,00 nell’Aula Magna di Palazzo del Bo, la cerimonia di conferimento della laurea alla memoria in Ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin, studentessa dell'Università di Padova vittima di femminicidio pochi giorni prima della discussione di tesi.
Erano presenti: la rettrice Daniela Mapelli con il ministro dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, i familiari di Giulia, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, Gaudenzio Meneghesso, e la relatrice della tesi di laurea di Giulia Cecchettin, Silvia Todros.
Presenti anche i familiari della ragazza: il papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide. Molti i compagni e le compagne di studio, gli amici e le amiche, con un saluto dedicato a Giulia, presenti in sala.
"Hai provocato uno squarcio nelle nostre coscienze, nella mia per prima. Sarai sempre nel cuore di chi ti ha amato e conosciuto, e sarai sempre nel nostro cuore", sono le parole di Gino Cecchettin.
"Visto l'art 26 delle carriere degli studenti sul conferimento dei titoli di laurea ala memoria, vista la deliberazione del senato accademico del 12 dicembre 2023, conferiamo a Giulia Cecchettin, nata a Padova il 5 maggio del 2001, la laurea in ingegneria biomedica, e con questo rilasciamo il diploma. Congratulazioni Giulia": così la Rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli, ha conferito la laurea a Giulia, uccisa l'11 novembre scorso dal suo ex, Filippo Turetta.
La consegna del diploma e della corona d'alloro è stata accompagnata da un caloroso saluto dell'Aula Magna del Bo, tutta in piedi, incluso il Senato Accademico.
Ricevendo il diploma di laurea della sorella, Elena Cecchettin si è lasciata andare alla commozione.
"Questa è la giornata delle emozioni", ha dichiarato la Ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. La sua partecipazione alla cerimonia di laurea, ha proseguito la Ministra, è "un atto dovuto", perché quelle come il femminicidio sono tematiche "che non hanno un colore politico ma ci uniscono tutti". "Ognuno di noi deve fare qualcosa. Non esiste l'indifferenza, perché è un insulto a Giulia", ha continuato, per poi evidenziare che "ascoltare è la prima forma di comunicazione: capire che un no deve essere rispettato. Il femminicidio non è una questione delle donne".
"Sono qui oggi per rendere omaggio a Giulia e al suo intero percorso di studi. Festeggiare Giulia e la sua laurea è anche un modo per celebrare la sua vita, quella di una giovane donna determinata a costruire il proprio futuro. L'importanza dell'educazione alle relazioni ed al rispetto della vita saranno sempre più presenti nell'esperienza scolastica di ogni studente", ha dichiarato il sottosegretario al Ministero dell'Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, al termine della cerimonia.
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