Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
"Sono convinto sostenitore dell’Autonomia differenziata, ma a mio parere – come più volte dichiarato – va applicata contestualmente e non a rate".
"Sono convinto sostenitore dell’Autonomia differenziata, ma a mio parere – come più volte dichiarato – va applicata contestualmente e non a rate".
“La premessa è che sono un autonomista convinto. Però non posso esserlo su una materia come la Protezione civile. Non posso esserlo perchè è un tema che riguarda la sicurezza nazionale”.
Lo ha detto il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Repubblica".
“La Protezione civile è già materia concorrente, quindi è già gestita da Stato e regioni. E quindi cos’altro dobbiamo delegare?”, ha aggiunto. I governatori vogliono poter stabilire lo stato d'emergenza, in modo da poter essere liberi anche su modi e tempi per i ristori.
“Penso che sia già stato delegato quello che andrebbe delegato. Se poi loro chiedono che siano le regioni a scegliere chi nominare come commissario ad hoc per una singola emergenza, sono anche d’accordo, non ho problemi. Ma per il resto, francamente: no. Facciamo anche il caso che decidessimo di delegare tutta la Protezione civile alle regioni: se poi c’è una calamità – ad esempio un terremoto – e servono tre o quattro miliardi per intervenire e dare ristoro a chi è stato colpito, chi paga? La regione o lo Stato? Lo Stato. E quindi, ecco: ci vuole attenzione”, ha evidenziato Musumeci.
Dunque, ha proseguito, “penso che le materie di sicurezza nazionale – come la Protezione civile – devono restare in capo allo Stato. E, ripeto, lo sostengo da autonomista”.
E' necessario “prima un dibattito in Consiglio dei ministri. Un dibattitto per stabilire se intendiamo davvero decidere ora sulle materie non Lep – tra cui anche la Protezione civile – o se invece attendere la definizione delle materie Lep. Per questo aspetto il Consiglio dei ministri, che è l’organo collegiale preposto a una scelta del genere”.
Sempre Musumeci, in una nota, ha precisato che “il quotidiano Repubblica ci prova a mettere zizzania nel centrodestra, trasformando tre minuti di improvvisata conversazione di corridoio in una dubbia intervista. Ma il tema, per fortuna, non si presta ad equivoci. Il giornalista omette di scrivere che su alcuni punti, in materia di Protezione civile, le richieste delle Regioni appaiono recepibili, come ho già formalizzato al collega Calderoli; su altri serve un approfondimento.
La Protezione civile peraltro è un sistema fortemente integrato con le Regioni e le decisioni sono tutte concordate. Altra cosa è lo standar minimo di sicurezza del territorio e dell’incolumità delle persone, che non può essere delegabile. E su questo credo siamo tutti d’accordo. Sono convinto sostenitore dell’Autonomia differenziata, ma a mio parere – come più volte dichiarato – va applicata contestualmente e non a rate”.