Caso Open: Matteo Renzi è stato prosciolto

Prosciolti anche gli altri 10 indagati. Il leader di Iv: "Scandalo assoluto, ho vissuto gli ultimi cinque anni come un 'appestato'".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 19 Dicembre 2024
Firenze - 19 dic 2024 (Prima Notizia 24)

Prosciolti anche gli altri 10 indagati. Il leader di Iv: "Scandalo assoluto, ho vissuto gli ultimi cinque anni come un 'appestato'".

Il gup di Firenze Sara Farini ha prosciolto Matteo Renzi nell'inchiesta legata alla Fondazione Open, nata a sostegno delle iniziative dell'ex premier, quando era ancora Segretario del Pd.

Prosciolti anche gli altri 10 indagati, tra cui la deputata di Iv Maria Elena Boschi, l'ex Ministro dello Sport Luca Lotti, l'imprenditore Marco Carrai e l'avvocato Alberto Bianchi.

"Ho quasi cinquant'anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da 'appestato' per l'incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d'Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri. Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace", ha commentato Renzi su X.

Renzi, Boschi e Carrai erano accusati di finanziamento illecito ai partiti. La procura ha ipotizzato anche altri reati, tra cui traffico di influenze, corruzione, autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Stando all'accusa, Open - presieduta da Bianchi, mentre Boschi, Lotti e Carrai sedevano nel Cda - avrebbe operato come una vera articolazione di partito, specialmente della corrente del Pd che faceva capo a Renzi. Secondo la Procura, l'ente avrebbe ricevuto fondi pari a circa 3,5 milioni di euro dal 2014 al 2018, violando la normativa sul finanziamento ai partiti.

Accuse contestate da Renzi, che ha ingaggiato una battaglia legale contro i pm che avevano in mano l'inchiesta.

L'udienza preliminare era partita il 3 aprile 2022 e si è prolungata per più di due anni, con un ricorso alla Consulta in merito al conflitto di poteri. Questa mattina, in Aula, ha presenziato il procuratore aggiunto, Luca Turco - titolare dell'inchiesta insieme al pm Aldo Nastasi - che sarà in pensione dal 24 dicembre.


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