“Il Piano Mattei può contare su una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzia”. E' quanto ha detto la premier, Giorgia Meloni, introducendo il Vertice Italia-Africa al Senato.
E' un Piano “di interventi con il quale vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane per garantire alle giovani generazioni un diritto negato, garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare, recidere le proprie radici per avere una vita migliore”, ha precisato.
“L’obiettivo che ci siamo dati è dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti, Europa e Africa, sia interconnesso e pensiamo sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova, una collaborazione da pari a pari lontana dall’impostazione predatoria ma anche da quella caritatevole”, ha continuato.
“Il Piano Mattei per l’Africa è un piano concreto di interventi strategici concentrati nel medio e lungo periodo. Non è una scatola chiusa ma una piattaforma aperta e la condivisione è uno dei principi cardine”, ha aggiunto Meloni, secondo cui “occorre smontare alcune narrazioni distorte come quella che vorrebbe l’Africa un continente povero, perchè non è così. L’Africa non è affatto un continente povero, detiene il 30% delle risorse minerarie del mondo, il 60% delle risorse coltivabili, il 60% della sua popolazione ha un’età inferiore a 25 anni e questo lo rende una terra dalle enormi potenzialità di capitale umano”.
Al Vertice partecipa anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Vi accolgo nell’Aula legislativa del Senato, luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra Nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi con la Vostra partecipazione l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa verso il continente africano”, ha detto.
“In quest’Aula oggi si realizza l’incontro di culture e pensieri, di Istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall’amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti. Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”, ha detto ancora La Russa.
“Il governo italiano ha voluto con grande forza questo appuntamento, non è un punto di arrivo ma un fondamentale momento di confronto con tutti i vertici del continente africano per fare sempre di più”, ha evidenziato, invece, il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Le sfide globali sono tante e sempre più complesse – ha proseguito Tajani -. Viviamo in un contesto di tre guerre, il vertice ha una forte valenza strategica. L’Africa rappresenta una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica”.
“Questo vertice rappresenta una eccellente opportunità per promuovere sempre di più i legami molto forti che uniscono l’Italia al nostro continente”, ha dichiarato il Presidente dell'Unione Africana, Azali Assoumani.
“La nostra è una cooperazione franca e sincera che poggia sul rispetto reciproco e interessi chiari”, ha proseguito, ”sotto l’egida dell’ Italia sono state lanciate molto iniziative e attività, ricordo che in occasione della pandemia l’Italia ha svolto un ruolo attivo nel sostengo ad una ventina di paesi africani”.
“L’Italia - ha evidenziato ancora Assoumani - ha sempre sostenuto gli sforzi dei nostri governi e i nostri partner, i legami che ci
uniscono sono storici, grazie agli investimenti italiani in Africa le aziende hanno contribuito all’attività economica del nostro paesi con posti di lavoro, non è un caso se l’Italia compare tra i principali investitori europei in Africa”.
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