Meloni: "Indennizzi per stragi naziste doverosi, verifica presupposti è rispetto della legge"
"Fiat? Bisogna avere il coraggio di criticare il management, quando fa scelte distanti dall'interesse italiano".
(Prima Notizia 24)
Mercoledì 24 Gennaio 2024
Roma - 24 gen 2024 (Prima Notizia 24)
"Fiat? Bisogna avere il coraggio di criticare il management, quando fa scelte distanti dall'interesse italiano".
"Consideriamo doverosi gli indennizzi, lo abbiamo mostrato aumentando nel 2023 il fondo. Non può esserci dal governo un intento dilatorio o ostruzionistico.

Ciò non toglie che l'Avvocatura dello Stato debba fare il suo lavoro di verifica sui presupposti per il risarcimento. La completezza del contradditorio non è disattenzione per le vittime ma rispetto della legge. Non c'è nessun intento dilatorio ma un lavoro necessario, usiamo risorse dei cittadini, nel modo più corretto possibile".

E' quanto ha detto la premier, Giorgia Meloni, replicando ad un'interrogazione di Riccardo Magi (+Europa) in merito agli indennizzi per i familiari delle vittime delle stragi operate dal nazismo.

Replicando ad una domanda su Stellantis posta da Enrico Richetti (Az-Iv), Meloni ha detto: "Il gruppo Fiat e i marchi italiani collegati rappresentano una parte molto importante della storia industriale nazionale, in termini occupazionali e di ricchezza prodotta, un patrimonio economico che merita la massima attenzione, e questo significa anche avere il coraggio di criticare alcune scelte del management e del gruppo quando sono state distanti dall'interesse italiano, come mi è capitato di fare, spesso nell'indifferenza generale".

"Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall'Italia o alla fusione che celava un'acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane", ha aggiunto la premier.

"Vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l'anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana. Se si vuole vendere auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano allora quell'auto deve essere prodotta in Italia questa la questione che dobbiamo porre", ha proseguito.

In merito alla situazione in Medio Oriente, ha proseguito: "Vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l'anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana. Se si vuole vendere auto sul mercato internazionale pubblicizzandola come gioiello italiano allora quell'auto deve essere prodotta in Italia questa la questione che dobbiamo porre", ma "non può essere chiesta unilateralmente: il presupposto è il riconoscimento degli interlocutori, di Israele e del diritto degli israeliani a vivere in sicurezza".

"Siamo stati i primi ad inviare aiuti a Gaza. Approfitto per annunciarvi che stiamo lavorando per portare minori palestinesi in Italia per essere curati nei nostri ospedali", ha continuato Meloni.

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