Mar Rosso, Tajani: "Non andiamo a fare la guerra, difendiamo diritto a navigazione"
"Non possiamo accettare che mercantili italiani, che non hanno nulla a che vedere con la situazione a Gaza o nel Medio Oriente, possano essere colpiti da organizzazioni terroristiche".
(Prima Notizia 24)
Lunedì 22 Gennaio 2024
Roma - 22 gen 2024 (Prima Notizia 24)
"Non possiamo accettare che mercantili italiani, che non hanno nulla a che vedere con la situazione a Gaza o nel Medio Oriente, possano essere colpiti da organizzazioni terroristiche".
“Non possiamo permettere che, a causa delle aggressioni dei ribelli Houthi, sia minacciata una parte importante della nostra economia. La nostra Marina Militare sta già operando per difendere le nostre navi mercantili, ma serve una nuova missione europea.

Mi auguro che si possa già approvare definitivamente nel prossimo Consiglio Affari esteri, dopo un sostanziale via libera nella riunione di oggi, per dare poi il tempo ai tecnici della Difesa di individuare i confini, anche militari, dell’operazione, così come le regole d’ingaggio”.

E' quanto ha dichiarato il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un punto stampa al Consiglio Ue degli Affari Esteri, a Bruxelles.

“Pensiamo che questa operazione possa comprendere anche la missione che è oggi nello stretto di Hormuz, ma con regole d’ingaggio diverse, più forti da un punto di vista militare, per tutelare il traffico marittimo.

Nella nostra proposta rimarrebbe anche la missione Atalanta, che la Spagna non vuole abbia altri compiti. Quindi da Hormuz al Mar Rosso ci sarebbe una tutela dei mercantili con un sistema di difesa che dev’essere forte, in grado di abbattere droni e missili lanciati dagli Houthi”, ha continuato.

Della missione nel Mar Rosso, ha proseguito Tajani, “informeremo il Parlamento, per come sono le cose non è obbligatorio ma naturalmente lo informeremo. E’ giusto che il Parlamento sia informato ma la missione militare è già stata autorizzata, si tratta di quella dello stretto di Hormuz”.

“Non andiamo a fare la guerra a nessuno, ma non possiamo certamente accettare che mercantili italiani che non hanno nulla a che vedere con la situazione a Gaza o nel Medio Oriente, possano essere colpiti da organizzazioni terroristiche quali sono i ribelli Houthi e non possono lanciare missili o droni contro navi mercantili. Faremo di tutto anche con la nostra Marina Militare per proteggere il traffico mercantile. Quindi nessuna azione di guerra, ma soltanto difesa del diritto internazionalmente riconosciuto di poter navigare”, ha concluso il titolare della Farnesina.

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