Dopo aver vinto per due volte il Festival di Sanremo con "Soldi" (2019) e "Brividi" (2022), Mahmood torna in gara per la telza volta con un nuovo brano, "Tuta Gold", per cercare di fare tris.
"Ma no, stavolta se vinco mi tirano i pomodori. E poi questo brano è qualcosa di totalmente nuovo per me. E io ne sono molto orgoglioso, qualunque sarà il risultato finale", dice il cantante, in un misto di timidezza e scaramanzia.
Il Festival è "sempre una prima volta e ci io andrei quasi tutti gli anni", ma rappresenta anche un'occasione per presentare il nuovo percorso del cantautore, che il 16 febbraio esce con il suo nuovo album, intitolato "Nei letti degli altri".
"Ci sono voluti due anni e mezzo per finirlo - dice Mahmood -. Anni in cui sono cambiato molto e sono maturato soprattutto a livello emotivo e nei rapporti con le persone. Prima mettevo più barriere, non so se per timidezza, ora sto cercando di essere più empatico. Questo è il mio viaggio personale".
Per il cantante, il letto rappresenta "un porto sicuro, dove portiamo chi amiamo, dove veniamo traditi o tradiamo. Il letto è dove ho esorcizzato tanti demoni, compresa la paura di non essere amato. È la mia visione a 360 gradi sulle relazioni interpersonali".
L'album, dunque, è un'introspettiva dove il letto funge da amplificatore delle emozioni e il microcosmo di lenzuola e cuscini diventa una casa dove ci si può rifugiare e fare ritorno.
Il brano "Tuta Gold", il fulcro centrale del disco che "fissa quadri di vita differenti, collegati dal mio modo di raccontare", è anche un viaggio nel tempo a ritroso: "Torno al passato, a ciò che ha provocato sofferenza, ma che ha avuto anche risvolti positivi perché quei dolori mi hanno fortificato. Rappresenta la maturità emotiva che questo disco mi ha regalato".
In questo brano, Mahmood parla del bullismo da lui subito durante l'adolescenza ("non so se posso aiutare qualcuno, ma sono il più sincero possibile nel raccontare la mia esperienza"), oltre al rapporto complicato con suo padre, già trattato in "Soldi". "Ma ne riesco a parlare perché l'ho superato".
Il disco è impreziosito da alcuni featuring: da Tedua a Chiello in Paradiso ("è la prima volta che in un mio brano non canto il ritornello") alla francese Angele in Sempre/Jamais.
Sempre a Sanremo, dove molti lo indicano come favorito per la vittoria ("non posso dire io se ho cambiato il festival, so solo che da allora ho iniziato a lavorare tanto") per la serata delle cover, Mahmood canterà "Com'è profondo il mare", il celebre brano di Lucio Dalla, insieme con i Tenores di Bitti Remunnu 'e Locu, storico quartetto sardo di tenori solisti a cappella.
"Come è profondo il mare è una delle canzoni italiane più belle, descrive per eccellenza il senso di libertà. Il mare non lo puoi recintare. Io mi sento libero anche artisticamente: è l'unica cosa che mi permette di fare questo lavoro senza renderlo un lavoro. E poi mi rende felice portare la Sardegna, terra d'origine di mia madre sul palco dell'Ariston".
Dopo il Festival, Mahmood sarà in tour, in Europa nei mesi di aprile e maggio ("vediamo se dopo l'Eurovision si ricordano ancora di me"), poi in Italia, dove sarà impegnato in un tour estivo, a partire dal 19 luglio.
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