Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Il Museo ospita la “Libreria degli scrittori”, il “Cinematografo delle Storie” e il Museo Svevo. Nei prossimi mesi l’allestimento sarà completato con altri 4 ambienti.
Il Museo ospita la “Libreria degli scrittori”, il “Cinematografo delle Storie” e il Museo Svevo. Nei prossimi mesi l’allestimento sarà completato con altri 4 ambienti.
Oggi al piano terra di Palazzo Biserini (piazza Attilio Hortis 4) ha aperto in anteprima il nuovo Museo Lets – Letteratura Trieste, in vista dell'inaugurazione definitiva in programma nei prossimi mesi.
L'anteprima istituzionale ha visto la partecipazione delle autorità e della stampa. Erano presenti l’assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio; il direttore del Servizio scuola, educazione, promozione turistica, culturale e sportiva Manuela Salvadei; i dottori Riccardo Cepach, Cristina Fenu e Susan Petri (curatori del Museo) in rappresentanza del Servizio comunale Musei e Biblioteche; l'architetto Lorenzo Greppi (che ha curato e progettato l'allestimento); una rappresentanza della ditta Fallani srl (che lo ha realizzato); il presidente del Teatro Politeama Rossetti Francesco Granbassi; i professori dell'Università degli Studi di Trieste Paolo Quazzolo e Laura Pelaschiar.
Ha dichiarato l'assessore De Blasio: “Questa apertura preliminare coincide con il 19 dicembre, data importante sia come simbolo per il territorio che per la letteratura nazionale, in quanto anniversario della nascita di Italo Svevo. Un primo auspicio è che questo luogo di cultura e studio, in vista dell'apertura definitiva che avverrà nei prossimi mesi, possa diventare un punto di riferimento non solo per Trieste ma anche per i turisti e gli studenti che arrivano in città da altrove.
Un secondo auspicio è che anche in seguito il museo resti in divenire, come una struttura sempre in lavoro che continua ad arricchirsi. Il fondamentle ruolo della cultura umanistica è altrettanto importante dello sviluppo tecnologico nel progresso civile della società”.
In seguito, nell'arco della giornata, le visite guidate sono state dedicate al pubblico: le necessarie prenotazioni hanno registrato il tutto esaurito nel giro di meno di 24 ore dalla loro pubblicazione sui canali web istituzionali.
Nell'ampia sala antistante l'Emeroteca “Fulvio Tomizza” si incontra innanzitutto la “Libreria degli scrittori”: dinamica e suddivisa in 19 moduli tematici e 7 postazioni girevoli, mette a disposizione del pubblico 1.012 libri. È infatti un ambiente sia espositivo che interattivo, concepito per essere toccato e sfogliato.
Decine di scrittori legati a Trieste sono rappresentati sulle pareti e sui grandi tavoli posti al centro della sala, a coprire l'arco temporale che va dalla fine dell'800 ai giorni attuali.
Accanto ai volumi si trovano cassetti da aprire ed esplorare; cartoline con fotografie storiche; postazioni multimediali con suoni e immagini. In particolare i grandi totem multimediali contengono le informazioni più importanti su alcuni temi trasversali rispetto ai singoli autori: dall'editoria per ragazzi ai caffè letterari, dalla scrittura consolare alla traduzione e alla letteratura come mestiere “altro”.
Da un punto di vista architettonico lo spazio rappresenta una sintesi tra libreria antiquaria, contemporanea e biblioteca; la parte grafica integra l'allestimento con citazioni e note esplicative; le ampie finestre affacciate sulla città prevedono postazioni di ascolto con suoni e immagini.
Oltre agli audiolibri del progetto “Letslisten. I nostri autori in audiolibro”, in futuro si potrà ascoltare la registrazione delle voci degli scrittori grazie alla collaborazione con Rai Fvg.
Un'altra sala ospita uno schermo cinematografico: è il “Cinematografo delle Storie”, che racconta Trieste e la letteratura attraverso il cinema, sia tramite lo sguardo dei registi che hanno scelto la città come set, sia tramite libri che si sono trasformati in film. Al suo interno si trova un omaggio a La coscienza di Zeno.
In un ulteriore spazio ha trovato posto il Museo Svevo, che riprende in parte l'allestimento della precedente sede. Ci sono l'armadio-libreria con incise le iniziali di Ettore Schmitz, lo storico violino, più in generale la ricostruzione di interno borghese per rappresentare la polarità incarnata da Svevo nell'oscillare tra la sua biografia personale e artistica.
Lungo il perimetro della sala, il racconto della sua vita è intervallato da espositori con cartoline, documenti e manoscritti originali nonché dipinti (anche grazie alla collaborazione con il Museo Revoltella), supporti multimediali e contributi sonori.
C'è inoltre annessa una più piccola stanza, dedicata alla psicanalisi, contenente il tipico lettino sdraiandosi sul quale si può fare esperienza di un colloquio sul rapporto tra Trieste e Freud grazie a una voce narrante registrata.
Il Museo Lets nei prossimi mesi completerà l’allestimento con ulteriori quattro ambienti: il rinnovato Museo Joyce, il nuovo spazio dedicato al poeta Umberto Saba, uno spazio di accoglienza chiamato “Edicola della Storia”, dove ricevere le nozioni di carattere più generale e propedeutico alla piena fruibilità del Museo, e infine un ulteriore spazio polifunzionale.
La “opening preview” del Museo Lets si è inserita nel contesto del festival “Buon compleanno Svevo”, il cui anniversario della nascita ricorre proprio il 19 dicembre.