Ius Scholae, Barelli (FI): "Garantirlo anche a chi non è nato in Italia"

"Perché non ci siano differenze ad esempio tra un bambino arrivato in Italia a due anni e il fratellino nato qui".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 26 Settembre 2024
Roma - 26 set 2024 (Prima Notizia 24)

"Perché non ci siano differenze ad esempio tra un bambino arrivato in Italia a due anni e il fratellino nato qui".

Garantire lo Ius Scholae anche ai bambini che non sono nati in Italia. E' la proposta lanciata da Forza Italia, i cui gruppi parlamentari si sono riuniti oggi alla Camera.

Alla riunione non ha partecipato il Segretario, Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, andato a Bonn con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

“Tutti hanno convenuto che il tema dello Ius Scholae, e cioè la concessione della cittadinanza dopo la frequentazione di dieci classi, la scuola dell’obbligo, sia un elemento molto serio da proporre. L’attuale legge prevede la cittadinanza automatica a 18 anni per chi è nato qui, e dieci anni di attesa per chi non è nato qui, si deve consentire anche a chi non è nato qui di ottenerla con un ciclo scolastico di dieci anni, perché non ci siano differenze ad esempio tra un bambino arrivato in Italia a due anni e il fratellino nato qui“, ha dichiarato alla stampa il Capogruppo forzista alla Camera, Paolo Barelli.


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