Houthi, Tajani: "Non ci facciamo intimidire dalle loro minacce, difendiamo traffico mercantile"
Leader Houthi: "L'Italia sarà un bersaglio se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen".
(Prima Notizia 24)
Lunedì 05 Febbraio 2024
Roma - 05 feb 2024 (Prima Notizia 24)
Leader Houthi: "L'Italia sarà un bersaglio se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen".
"Non ci facciamo intimorire dalle minacce degli Houthi. Noi difendiamo il traffico mercantile, non attacchiamo nessuno ma non vogliamo essere attaccati da nessuno.

C'è una libera circolazione marittima: se ci saranno degli attacchi risponderemo difendendo le navi mercantili italiane. Questo deve essere molto chiaro. Non ci facciamo intimidire da nessuna dichiarazione degli Houthi, che sono un'organizzazione terroristica".

Così il Vicepremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dei Mediterranean Dialogues, in merito all'intervista di un leader degli Houthi, Mohamed Ali al-Houti, al quotidiano "La Repubblica".

"L'Italia sarà un bersaglio se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen", ha spiegato il leader degli Houthi al quotidiano, dopo che l'Ue ha annunciato una missione nel Mar Rosso.

"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", ha aggiunto al-Houti.

L'Italia parteciperà alla missione. "L'Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all'aggressione contro lo Yemen", ha evidenziato il leader Houthi.

Quelle che gli Stati Uniti stanno conducendo, ha poi precisato, "sono aggressioni illegali e di un terrorismo deliberato e ingiustificato. Gli aerei d'aggressione americano-britannici hanno lanciato 48 attacchi aerei contro lo Yemen, colpendo Sana'a e Hodeida insieme ad altri obiettivi. In precedenza, hanno preso di mira le nostre pattuglie nel Mar Rosso, causando il martirio delle forze navali.

Questi bombardamenti non influenzeranno le nostre capacità. Anzi ci rafforzano. Gli americani e i britannici devono capire che in questa fase siamo pronti a rispondere, e il nostro popolo non conosce la resa. Le nostre acque e i nostri mari non sono un parco giochi dell'America".

Nel Mar Rosso, ha concluso, "non c'è alcun blocco. Prendiamo di mira solo le navi associate a Israele, che si dirigono verso porti occupati, di proprietà di israeliani, o entrano nel porto di Eilat. Qualsiasi nave non legata a Israele non subirà danni. Non abbiamo intenzione di chiudere lo stretto di Bab el Mandeb o il Mar Rosso. Se volessimo farlo, ci sarebbero altre misure più semplici rispetto all'invio di missili".

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