L'Esercito di Israele ha trovato un video risalente ai primi giorni di guerra contro Hamas, in cui appaiono i piccoli Bibas, ancora nelle mani di Hamas a Gaza.
Il video è stato ritrovato in un nascondiglio sotterraneo nel Sud della Striscia di Gaza, a Khan Younis, e, dopo che la famiglia ha dato il suo assenso, sarà mandato in onda stasera in tv.
"Da quel filmato si ha conferma che essi arrivarono vivi a Gaza e che Hamas è l'unico responsabile dell'incolumità della madre Shiri e dei figli Kfir", che all'epoca del rapimento aveva 9 mesi, "ed Ariel", che ha 4 anni. E' quanto hanno detto i familiari dei piccoli Bibas e della madre, ai microfoni di Channel 12.
Il video "strappa il cuore", fanno sapere ancora i familiari, tramite il Forum delle famiglie degli ostaggi. "Assistere a Shiri, Yarden, Ariel e Kfir, strappati dalla loro casa a Nir Oz in questo paesaggio infernale è insopportabile e disumano. Il rapimento di bambini è un crimine contro l'umanità e un crimine di guerra".
"Chiediamo disperatamente a chi decide in Israele e nel mondo e che sono coinvolti nei negoziati: riportateli a casa immediatamente".
"C'è timore per la loro sorte, siamo molto preoccupati", ha dichiarato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari. "Il video - ha precisato - è stato ritrovato nella zona di Khan Yunis e i rapiti sono stati consegnati al gruppo Kataeb Mujaedin. Ma la responsabilità è di Hamas".
Il video mostra la madre avvolta in una coperta, dalla quale emerge la testa del piccolo Ariel. Intorno a loro, ci sono due-tre "terroristi".
Intanto, questo pomeriggio un bombardamento israeliano è avvenuto a sud di Beirut, capitale del Libano. E' quanto fanno sapere media e social media, che divulgano immagini in cui si vede una densa colonna di fumo sollevarsi dalla costa mediterranea, vicino a Ghaziye, nei pressi di Sidone, a 40 km dalla Capitale.
Secondo quanto fa sapere il Ministero della Sanità di Gaza, posto sotto il controllo di Hamas, almeno 29.092 persone sono morte dall'inizio del conflitto. Nel corso delle ultime 24 ore, inoltre, sono morte 107 persone. I feriti, invece, sono 69.028.
"Se vogliamo avere credibilità, dobbiamo denunciare la situazione in Cisgiordania, dove avvengono azioni terroristiche contro la popolazione palestinese". Così l'Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Europeo Affari Esteri, a Bruxelles. "Se vogliamo avere credibilità, dobbiamo denunciare la situazione in Cisgiordania, dove avvengono azioni terroristiche contro la popolazione palestinese", ha aggiunto.
"Oggi 26 Paesi dell'Ue concordano sulla necessità di una pausa umanitaria immediata a Gaza che porti a una tregua sostenibile e chiedono che non ci sia una operazione militare a Rafah", ha poi detto Borrell, al termine del Consiglio. "I ministri hanno inoltre chiesto di rispettare i diritti umani e rispettare la sentenza della corte di giustizia dell'Aia: Israele deve fare di più per gli aiuti umanitari e assistere la popolazione", ha continuato.
Domani, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà una risoluzione sostenuta dai Paesi arabi, in cui si richiede il cessate il fuoco umanitario a Gaza con effetto immediato. Su questa risoluzione, gli Stati Uniti porranno il loro veto. L'Algeria, Paese che rappresenta il mondo arabo in Consiglio, ha reso definitivo il progetto di risoluzione.
I diplomatici del Consiglio, rimasti anonimi, hanno fatto sapere che il vertice si terrà domani. La bozza finale del documento rigetta lo spostamento di civili e chiede che gli ostaggi di Hamas vengano rilasciati.
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