"Abbiamo pagato caro il nostro andare controcorrente per i diritti dei più deboli ma il tempo ci sta dando ragione: la nostra battaglia sulle bancarelle abusive (come anche quella sulla tutela delle spiagge libere) era ed è giusta.
Sulle concessioni per il commercio su area pubblica, dopo il Consiglio di Stato, è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con il provvedimento con il quale il 30 dicembre ha promulgato la legge sulla concorrenza voluta dal governo attuale, il Presidente ha formulato pesantissimi rilievi all’art. 11 che riguarda proprio le ennesime proroghe sull’individuazione della data per la messa a gara del servizio. Mattarella richiama integralmente il parere dell’Autorità per la Concorrenza e il Mercato di febbraio 2021 (sollecitato dalla mia amministrazione) che specifica senza alcun tentennamento come le proroghe siano totalmente in contrasto con la direttiva comunitaria servizi, meglio nota come Direttiva Bolkenstein.
Lo stesso Presidente cita il caso Roma dicendo che 'appare paradigmatica la vicenda del Comune di Roma che ha, quindi, proceduto a disapplicare il citato comma 4-bis e a avviato la procedura per la messa a gara delle concessioni. Il Consiglio di Stato ha affermato la legittimità della disapplicazione da parte del Comune di Roma di tale disposizione interna in quanto incompatibile con la direttiva servizi'.
È il 2 gennaio 2024: consentitemi di iniziare l’anno togliendomi qualche sassolino dalle scarpe, perché le persone hanno il diritto di sapere come sono andate le cose e chi ha ostacolato l’amministrazione del M5S Roma da me guidata ha il dovere di riflettere. Il parere dell’Autorità per la Concorrenza e il Mercato di febbraio 2021 nasce da una mia specifica nota con la quale chiedevo se le nuove proroghe, allora contenute nel D.L. n. 34 del 2020, fossero legittime.
Avevo la necessità di trovare una 'exit strategy' rispetto alle norme che continuavano a ingessare il settore delle bancarelle, impedendo di fatto non solo nuovi ingressi ma, soprattutto, il riordino dell’intero settore.
Sapete bene quanto fui attaccata per questa scelta: non c’era parte politica che avesse davvero a cuore l’interesse pubblico o, semplicemente, avesse il coraggio di cambiare le cose, preferendo tutelare a prescindere l’intera categoria degli ambulanti, sicché la mia richiesta di parere destabilizzava l’intero sistema.
Il parere ci disse che potevamo disapplicare la norma di legge, poiché in contrasto con le normative eurounitarie, avviando le nuove procedure di gara e così provammo a fare, trovando notevoli difficoltà anche in seno agli stessi uffici di Roma Capitale che, timorosi, non osavano toccare un settore da sempre tutelatissimo. Con pochi coraggiosi avviammo anche qualche gara, la cui correttezza è stata confermata dal Consiglio di Stato.
Oggi l’ennesima conferma che le mie scelte furono corrette e l’anno non poteva iniziare in maniera migliore".
Lo scrive su Facebook l'ex sindaca di Roma e consigliera capitolina M5S Virginia Raggi.
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