Sarà aperta fino alle 22 di oggi, e dalle 7 alle 13 di domani, allo Stadio di Cagliari, la camera ardente di Gigi Riva, il celeberrimo campione rossoblù e della Nazionale di calcio, morto ieri, all'età di 79 anni, all'Ospedale Brotzu, dove si trovava ricoverato a seguito di un infarto.
I funerali si terranno domani, alle 16, alla Basilica di Bonaria, a Cagliari.
Stando a quanto hanno fatto sapere i medici, Riva era arrivato in Ospedale lunedì mattina alle 3, e aveva rifiutato di sottoporsi ad un'angioplastica, dopo che dalla coronarica era emersa una situazione grave, perché voleva pensarci e consultarsi con la sua famiglia. L'improvviso peggioramento è avvenuto alle 17:50. Quindi, l'operazione chirurgica, che però si è rivelata inutile. Riva è morto alle 19:10.
“Nel ricordo di Riva volevo dare un messaggio di unione. È questa la cosa che mi porto più dietro. Lui è il mito di un popolo intero. Tutti noi con il suo ricordo costante seguendo il suo esempio, i suoi principi, i suoi valori sempre portati avanti con semplicità e umiltà possiamo continuare a unire un popolo intero che è ciò che lui più di tutti ha fatto in questa terra che ha amato e in cui ha deciso di vivere”, ha detto il Presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, arrivando alla camera ardente.
“Nella giornata di domani, mercoledì 24 gennaio, si terranno a Cagliari i funerali di Gigi Riva. In segno di rispetto verso questa celebrazione il previsto incontro di Dorgali “La Sardegna di oggi e del futuro”, al quale avrebbe dovuto partecipare il candidato presidente della Coalizione sarda Renato Soru, viene annullato. La nuova data verrà comunicata quanto prima”. E' quanto fa sapere lo staff di Renato Soru, che ieri, dopo aver saputo della morte di Riva mentre si trovava a Nurallao per un evento pubblico, ha chiesto ai presenti di ricordarlo con un minuto di silenzio, poi seguito da un lungo applauso. Rombo di Tuono è stato ricordato da Soru anche sui social.
“La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell’etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l’amicizia, lo spirito di gruppo, l’agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale”. Così l'Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della Cei, Giuseppe Baturi.
“Sardo di adozione, si è sentito parte di un popolo che lo ha apprezzato non solo per le sue doti sportive ma anche per la semplicità e genuinità che sempre l’hanno contraddistinto. La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un’occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport. Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all’abbraccio eterno del Signore che ama la vita”, conclude Baturi.
“È un momento molto triste, Gigi è stato davvero un grande, ma non ha mai usato la sua grandezza per dimostrare qualcosa nei nostri confronti. Sono andato a trovarlo proprio venerdì sera, era tranquillo e felice”, ricorda Beppe Tomasini, compagno di squadra di Rombo di Tuono, ai microfoni del programma di Giornale Radio "L'attimo fuggente".
“Abbiamo parlato del passato, della nostra squadra, delle gesta del nostro Cagliari. Lui sorrideva, e non è una cosa che faceva spesso. Gigi era un amico, è stato il mio testimone di nozze: abbiamo vissuto insieme tutti i periodi più belli della nostra vita”, continua l'ex calciatore. Anche la Camera dei Deputati ha ricordato Riva: vari deputati hanno preso la parola per celebrarlo, evidenziando le virtù umane e sportive, oltre alla sua scelta di restare con il Cagliari, rifiutando il corteggiamento di molte altre squadre.
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