Borghi (Iv): "Jobs Act non illegittimo, sinistra Pd riconosca la verità"
"Non si pretendono abiure, né scuse".
(Prima Notizia 24)
Lunedì 22 Gennaio 2024
Roma - 22 gen 2024 (Prima Notizia 24)
"Non si pretendono abiure, né scuse".
"La critica serrata al Jobs act fu - insieme con la polemica contro la 'Buona scuola' e la riforma costituzionale - la punta di lancia della battaglia lanciata dalla sinistra Pd contro la leadership e le politiche riformiste del governo Renzi.

Si sostenne a piene mani, e in tutte le sedi, l'incostituzionalità del Jobs act, argomento talmente pervicace da essere impiegato dalla stessa componente politica e dai suoi esponenti per anni, fino alla recente campagna elettorale del 2022".

Così il capogruppo di Italia Viva al Senato, Enrico Borghi, sui suoi profili social.

"Ora la Corte costituzionale sancisce che il Jobs act non era illegittimo, e tutta la vicenda si riassume per ciò che è stato: una battaglia di potere. Per il potere, non per gli ideali.

Post scriptum: quella polemica bloccò sul nascere un partito riformista di massa, come il Labour. E aprì la porta al populismo e al sovranismo. Non si pretendono abiure, né scuse. Ma almeno il coraggio di riconoscere la verità", conclude Borghi.

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