L'Europa sta per prepararsi ad affrontare le minacce del Presidente russo, Vladimir Putin. Oggi, infatti, prende il via un Consiglio Europeo che ha le caratteristiche di un vertice di guerra, per preparare i cittadini a possibili rischi per la sicurezza.
"Serve un approccio che tenga conto di tutti i rischi", recita una bozza delle conclusioni. Il Consiglio evidenzia laa necessità "imperativa" di provvedere ad una "preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata", nonché di una "gestione strategica delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce".
Il Consiglio, dunque, esorta a proseguire i lavori, e la Commissione e l'Alto Rappresentante Europeo per la Politica Estera sono invitati a proporre "azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell'Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza".
"I terroristi russi non hanno missili tali da poter aggirare la difesa dei Patriots e di altri importanti sistemi mondiali. Ora questa protezione è necessaria qui in Ucraina. Da Kiev a Kharkiv, da Sumy a Kherson, da Odessa alla regione di Donetsk. Ciò è del tutto possibile se i partner hanno sufficiente volontà politica", ha scritto su Telegram il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in seguito all'ultimo attacco russo su Kiev, avvenuto questa notte. Durante l'attacco, ha evidenziato Zelensky, sono stati abbattuti 30 missili, uno dei quali supersonico.
"Dobbiamo dimostrare che il terrore perde sempre. Dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina. Abbiamo bisogno del sostegno dei partner. E sono grato a tutti coloro che nel mondo aiutano davvero", ha concluso Zelensky.
La Russia userà tutti i meccanismi giudiziari utili e prenderà altri metodi per reagire, nel caso in cui l'Ue decida di confiscare i proventi dai suoi capitali congelati in Europa per inviarli a Kiev. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il Cremlino denuncia "la pressione senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dell'Unione europea sulla Cina" in merito alle relazioni tra Pechino e Mosca, dopo che i media russi hanno fatto sapere che alcune banche di Pechino hanno respinto i pagamenti in yuan da parte di aziende russe, per paura di sanzioni secondarie.
"Ciò, ovviamente, crea alcuni problemi" ma "abbiamo il potenziale necessario per superare queste difficoltà", ha proseguito Peskov, citato dalla Tass.
"L'invio di contingenti militari di Paesi Nato in Ucraina può portare a conseguenze molto negative, persino irreparabili", ha continuato il portavoce del Cremlino, secondo quanto fa sapere Interfax.
Intanto, i Rappresentanti Permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) hanno approvato le sanzioni contro persone ed enti russi accusati della morte di Alexei Navalny. L'approvazione del dossier, avvenuta senza discussione, fa partire la procedura scritta per la ratifica finale. Il procedimento dovrebbe concludersi venerdì mattina.
I 27 Paesi Ue si stanno scontrando sulla possibilità o meno di fare debito comune tramite i defense bond o bond emessi per progetti comuni di alcuni Paesi membri per dare sostegno agli investimenti nell'ambito della difesa. E' quanto hanno affermato varie fonti diplomatiche Ue.
I 'frugali', Germania in testa, avrebbero chiesto e ottenuto, almeno momentaneamente, che fosse rimosso, dalla bozza delle conclusioni, il riferimento agli "strumenti innovativi" per finanziare il potenziamento dell'industria europea e, adesso, si dovrebbe andare verso la richiesta alla Commisssione di approntare un documento in merito alle "possibili opzioni".
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