Viterbo: lettera anonima alla Sindaca, denunciato l'autore
L'uomo, un 67enne incensurato, era deluso per la chiusura dell'area termale del Bagnaccio.
(Prima Notizia 24)
Giovedì 29 Febbraio 2024
Viterbo - 29 feb 2024 (Prima Notizia 24)
L'uomo, un 67enne incensurato, era deluso per la chiusura dell'area termale del Bagnaccio.
È stato identificato da personale della Polizia di Stato della Digos della Questura di Viterbo l’ignoto autore della missiva anonima recapitata lo scorso 21 febbraio alla Sindaca di Viterbo Chiara Frontini.

Si tratta di un 67enne incensurato residente a Viterbo abituale utente dell’area termale del Bagnaccio, deluso per la chiusura dell’area stessa.

Le indagini mirate all’identificazione dell’autore della missiva erano scattate subito dopo l’acquisizione del documento nel quale, oltre ad una serie di epiteti offensivi rivolti alla prima cittadina, compariva un’esortazione all’Amministrazione Comunale “a rimediare entro l’anno”, accompagnata da espressioni di minaccia.

La difesa dell’area termale, la cui chiusura a dire dell’ignoto autore aveva impedito al 90% degli utenti di curarsi in modo sostenibile, ha portato gli investigatori ad orientare le indagini proprio sui frequentatori del sito.

Attraverso la raccolta di una serie di indizi lasciati sul web, anche mediante la pubblicazione di precedenti comunicati dai contenuti simili, l’attenzione degli inquirenti si concentrava proprio su un frequentatore abituale dell’area la cui posizione veniva segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo.

Sulla base delle evidenze investigative emerse, la procura emetteva un decreto di perquisizione domiciliare che veniva eseguito dagli operatori della Digos presso l’abitazione del soggetto con contestuale sequestro di alcuni supporti informatici di proprietà dell’interessato.

L’uomo, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ammetteva di essere l’autore della missiva che aveva scritto in un moto d’impeto utilizzando il suo computer presente nell’abitazione. la sua posizione di indagato per il reato di violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti è stata posta al vaglio dell’A.G..

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