Senato: tensione per le parole di Meloni sul Manifesto di Ventotene

Ira delle opposizioni, Paita: "Parole gravi e vergognose". Gasparri (Fi): "Legittimo non condividere questa o quella pagina".

(Prima Notizia 24)
Giovedì 20 Marzo 2025
Roma - 20 mar 2025 (Prima Notizia 24)

Ira delle opposizioni, Paita: "Parole gravi e vergognose". Gasparri (Fi): "Legittimo non condividere questa o quella pagina".

E' polemica anche al Senato, dopo la bagarre di ieri alla Camera in seguito alle parole di Giorgia Meloni contro il Manifesto di Ventotene.

“Ciò che è avvenuto ieri alla Camera sul manifesto di Ventotene da parte della presidente del Consiglio è grave per la democrazia, per l’Europa, e se ne debba parlare in Aula”, ha dichiarato la Capogruppo di Italia Viva al Senato, Raffaella Paita, aprendo la seduta. Dai banchi del centrodestra sono partite delle urla.

“Credo che estrapolare dal contesto le parole di persone al confino, di eroi, sia quanto di più grave, vergognoso e disumano si sia visto negli ultimi anni, in un momento cruciale per la vita del paese. È una cosa – ha continuato Paita – che disonora il nostro paese e non rende giustizia alla storia dell’Europa, alla resistenza, all’antifascismo. È una pagina brutta che testimonia qualcosa di recondito nella storia della destra”.

“Noi ieri ascoltando le parole della premier alla Camera abbiamo tremato di sconcerto, di sdegno, ma anche di fierezza. Di sconcerto perché i fascisti misero Spinelli e Rossi in galera e al confino e la fascistissima banda Koch fatta di criminali sparò tre colpi di pistola a Eugenio Colorni, uccidendolo in via Livorno, in un posto in cui vorrei che tutti i membri di questo Senato andassero almeno una volta nella vita”. Così il Senatore del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, Dario Parrini.

“Giorgia Meloni, che di quella storia è discendente politica e non lo nega, ha cercato di mettere alla gogna Spinelli, Rossi e Colorni e lo ha fatto con citazioni caricaturali e stravolgenti del manifesto di Ventotene, uno dei documenti più gloriosi della nostra storia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2021 ha visitato Ventotene e ha deposto un fiore per Spinelli e ha detto che il Manifesto di Ventotene è un ineludibile punto di riferimento per tutti noi, per il presente e per il futuro”, ha proseguito.

“La questione di Ventotene sono le fondamenta del nostro Paese. Se voi non vi riconoscete, vorrà dire che non vi riconoscete nella Costituzione italiana. Chiediamo di discuterne, perché questo è un fatto centrale, fondamentale. Il fascismo è un crimine, non potete impedire di discutere di questa cosa nel nostro Paese”, sono state le parole del senatore di Alleanza Verdi Sinistra, Tino Magni.

“Io penso che sia sempre utile ricordare in ogni momento la natura antifascista della nostra Costituzione e di queste aule, la natura stessa del Parlamento come elemento di contrasto a quella pagina buia del nostro Paese. Quello che è successo ieri alla Camera è la scientifica capacità del presidente del Consiglio di togliere l’argomento in discussione con cose che non c’entrano nulla”, ha detto il capogruppo del M5S al Senato, Stefano Patuanelli.

Dalla maggioranza, il Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha evidenziato: “Che Spinelli e tutti gli altri che stavano a Ventotene siano stati perseguitati, non ci sono dubbi. E rinnoviamo l’omaggio alla loro storia, al loro pensiero, a quello che hanno rappresentato. Dopodiché sarà legittimo non condividere questa o quella pagina, come io non ho condiviso alcune pagine di Gramsci e altre sì, come in quel manifesto di Ventotene alcune cose sulla proprietà privata non vanno bene”. Poi: “L’ho detto liberamente nel Parlamento perché bisogna studiare la storia. Faremo un convegno sulle cose positive e negative del manifesto di Ventotene, ma lasciate la libertà di dire il proprio pensiero”.

“Meloni si è limitata a citare letteralmente, senza interpretazione, quello che è scritto sul manifesto di Ventotene. Io è 11 anni che invito a leggerlo, perché è tutto legittimo. Non è che se uno scrive una cosa in prigione rispetto a un albergo cambia il punto di vista di quello che è scritto. Per chi ha a cuore la democrazia le parole del manifesto di Ventotene sono ripugnanti”, ha detto, invece, il senatore della Lega, Claudio Borghi, tra le proteste dell'opposizione.

“Bisognerebbe ricordare che la nostra Costituzione ha applicato principi del tutto diversi da quelli della dittatura del proletariato, da quelli dove si dice che la volontà popolare è disordinata. Io noto che citare le parole testuali di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni suscita l’ira di alcuni fra coloro che dicono di sostenerli”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan.


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