Chi usa le sigarette elettroniche sarebbe soggetto a cambiamenti nel Dna che possono essere paragonati a quelli osservati nei fumatori tradizionali.
E' ciò che si evince da uno studio, pubblicato sulla rivista Cancer Research, condotto da ricercatori dell'University College di Londra e dell'Università di Innsbruck. Gli esperti, guidati da Chiara Herzog, hanno analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sui geni di oltre 3.500 volontari, per poi valutare le conseguenze derivanti dall'uso di questi prodotti, spesso venduti come alternativa più salutare rispetto alle normali sigarette.
Gli scenziati, quindi, hanno raccolto cellule dall'interno della guancia, esposta direttamente al tabacco, oltre a campioni di sangue e cellule cervicali. In seguito, sono passati all'analisi dell'epigenoma, strato aggiuntivo di informazioni sovrapposto al Dna, che cambia in base a fattori ambientali, comportamentali, psicologici e genetici.
I ricercatori hanno scoperto che le cellule epiteliali prelevate dalla guancia mostravano sostanziali cambiamenti epigenomici, analoghi a quelli associati alla formazione di tumori polmonari, nei fumatori delle sigarette tradizionali, ma anche di quelle elettroniche.
"Per la prima volta - ha commentato Chiara Herzog - abbiamo osservato le implicazioni a lungo termine dello svapo su diversi tipi di cellule. Il nostro lavoro non permette di stabilire una relazione di causalita', per cui non possiamo affermare che le sigarette elettroniche provochino il cancro, ma i risultati mostrano cambiamenti epigenetici simili nelle cellule dei fumatori di tabacco e di sigarette elettroniche".
Bisognerà condurre altri studi per capire se sarà possibile prevedere il rischio di tumori per un singolo fumatore. "Nonostante si ritenga che le sigarette elettroniche siano più sicure del tabacco - ha continuato Herzog - è fondamentale considerare le conseguenze del loro utilizzo. Speriamo che il nostro lavoro possa favorire una discussione più ampia sull'uso di questi prodotti".
Gli esperti fanno notare che, nel 2019, il tabacco ha causato 7,69 milioni di morti nel mondo. L'analisi dei cambiamenti epigenetici dovuti al fumo potrebbe essere utile per l'individuazione di coloro che hanno un maggior rischio di ammalarsi di cancro.
"Questo lavoro - ha concluso Ian Walker, direttore esecutivo della politica di Cancer Research Uk - contribuisce alla nostra comprensione delle sigarette elettroniche. Sebbene non possiamo affermare che queste possano provocare il cancro, sembra logico presumere che non sono prive di rischi. Saranno necessari ulteriori studi per valutare i potenziali impatti a lungo termine sulla salute umana".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Notizia 24