Omicidio Tramontano: l'amante racconta in aula le macchinazioni di Impagnatiello
"Diceva che stava vicino a Giulia perché non poteva stare da sola e aveva paura potesse lasciarsi andare a gesti di autolesione e fosse bipolare".
(Prima Notizia 24)
Giovedì 07 Marzo 2024
Milano - 07 mar 2024 (Prima Notizia 24)
"Diceva che stava vicino a Giulia perché non poteva stare da sola e aveva paura potesse lasciarsi andare a gesti di autolesione e fosse bipolare".
Bugie e macchinazioni: questo è Alessandro Impagnatiello, in carcere per l'omicidio di Giulia Tramontano. A dirlo è stata l'amante, Allegra, che stamani ha deposto la sua testimonianza, protetta da un paravento, di fronte alla Corte d'Assise del Tribunale di Milano.

“La frequentazione è iniziata sapendo della relazione con Giulia, ma mi ha raccontato che era un rapporto che stava finendo”, ha detto la ragazza, per poi spiegare di aver scoperto che la relazione tra Giulia e Alessandro stava continuando, e che la gravidanza di lei era vera, anche se Impagnatiello aveva presentato un falso test che affermava che lui non fosse il padre del piccolo Tiago.

Davanti alla realtà, ha aggiunto, il ragazzo diceva che “stava vicino a Giulia perché non poteva stare da sola e aveva paura potesse lasciarsi andare a gesti di autolesione e fosse bipolare,a gennaio ho scoperto di essere incinta ma abbiamo deciso di interrompere la gravidanza”.

“Mi disse di chiamare Giulia perché non gli credevo”, ha proseguito.

Nel corso dell'udienza è stato mostrato un video, risalente al 20 maggio 2023, sette giorni prima dell'omicidio, in cui Allegra e Alessandro scherzavano in modo intimo. “A settembre mi auguro di essere ufficialmente fidanzato con lei”, ha concluso Alessandro nel video.

Sono stati anche riprodotti gli audio tra Allegra e Giulia. Durante l'ascolto, la ragazza ha preferito lasciare l'aula, volgendo uno sguardo alla camera di sicurezza dove si trovava il 30enne che, a testa bassa e spesso tremante, ha assistito all'udienza.

“Soffro ancora per l’aborto, da una parte lo volevo tenere, per questo adesso voglio e devo salvare te”, recita uno dei messaggi inviati da Allegra a Giulia poche ore prima dell'omicidio. I messaggi che le due si erano scambiate, ora, sono agli atti del processo.

“In quel momento intendevo salvare una persona da un uomo che non è onesto, una persona che voleva avere tutto, vivere due vite parallele – ha detto ancora Allegra – era venuto anche sotto casa mia, all’una di notte, continuando a negare tutto”.

“Una sola condizione: ergastolo a vita. Davanti alla corte, la verità si svelerà col tempo, per Giulia, per te, la giustizia trionferà. Non temere, la tua voce risuonerà forte, affinché il mondo sappia: l’amore non muore”. Così, su Instagram, la sorella di Giulia Tramontano, Chiara.

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