Navalny: l'Ue sanziona 33 persone e due entità
Borrell: "Vogliamo far sì che la leadership politica e le autorità russe siano chiamate a rispondere delle continue violazioni dei diritti umani in Russia".
(Prima Notizia 24)
Venerdì 22 Marzo 2024
Roma - 22 mar 2024 (Prima Notizia 24)
Borrell: "Vogliamo far sì che la leadership politica e le autorità russe siano chiamate a rispondere delle continue violazioni dei diritti umani in Russia".
Il Consiglio Ue ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di 33 persone e due entità connesse alla morte improvvisa, in una rigida colonia penitenziaria, del politico dell'opposizione russa Alexei Navalny. La decisione è stata adottata nel quadro del regime globale di sanzioni dell'Unione europea in materia di diritti umani.

"La lenta uccisione di Alexei Navalny da parte del regime del Cremlino ricorda con forza il suo totale disprezzo della vita umana. Le sanzioni odierne dimostrano la nostra determinazione a far sì che la leadership politica e le autorità russe siano chiamate a rispondere delle continue violazioni dei diritti umani in Russia. Al tempo stesso, sappiamo che Putin non è la Russia e che la Russia non è Putin. Continueremo a sostenere la società civile e le voci indipendenti della Russia", dichiara Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

I nuovi inserimenti in elenco comprendono le colonie penitenziarie in cui Alexei Navalny è stato detenuto dal giugno 2022 fino alla sua morte, ossia la colonia correttiva IK-6 e la colonia correttiva di massima sicurezza IK-3, entrambe note per le pressioni fisiche e psicologiche esercitate sui prigionieri e per il totale isolamento, la tortura e la violenza a cui i prigionieri sono sottoposti.

In entrambe le colonie Navalny ha subito abusi, tra cui l'isolamento ripetuto in una cella di punizione e trattamenti crudeli, disumani e degradanti, che hanno portato al grave peggioramento del suo stato di salute. Sono stati sottoposti a sanzioni anche Vadim Kalinin, capo della colonia IK-3, e vari vicecapi della colonia.

Il Consiglio ha inoltre deciso di includere membri del sistema giudiziario come Andrey Suvorov, che l'anno scorso ha condannato Alexei Navalny a 19 anni in una colonia a regime speciale in condizioni disumane, Kirill Nikiforov, che ha respinto la causa di Navalny avverso la colonia IK-6 per impugnare il suo trasferimento a una cella di punizione per 12 giorni, ed Evgenia Nikolaeva e Natalia Dudar, che hanno emanato una serie di sentenze nei confronti di oppositori politici, tra cui Navalny, contribuendo in tal modo alla repressione politica in Russia.

Tra gli altri inserimenti in elenco figurano alti funzionari del sistema penitenziario e del ministero della Giustizia che sono stati responsabili dell'esecuzione di pene detentive nei confronti di Alexei Navalny e di altri oppositori politici o che non hanno garantito la protezione dei diritti umani e civili e delle libertà.

Con gli inserimenti odierni in elenco, le misure restrittive nell'ambito del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani si applicano ora a 104 persone fisiche e giuridiche e a 23 entità di svariati paesi.

Le persone inserite in elenco nell'ambito del regime di sanzioni sono soggette al congelamento dei beni, e la fornitura di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, a loro o a loro beneficio è vietata.

Inoltre, alle persone fisiche inserite in elenco si applica il divieto di viaggio verso l'UE. L'UE è profondamente preoccupata per il costante deterioramento della situazione dei diritti umani in Russia. La guerra di aggressione illegale, ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina ha ulteriormente accelerato la repressione interna in Russia, limitando drasticamente la libertà di opinione e di espressione, come pure la libertà dei media, e introducendo una censura di guerra.

L'UE continua a condannare con fermezza il forte aumento della legislazione restrittiva e la repressione sistematica e sempre più intensa nei confronti della società civile e dei difensori dei diritti umani, nonché l'implacabile giro di vite contro i media indipendenti, singoli giornalisti e operatori dei media, membri dell'opposizione politica e altre voci critiche che operano in tutta la Federazione russa e all'esterno del paese.

Il 19 febbraio 2024, nella dichiarazione dell'alto rappresentante, a nome dell'UE, sulla morte di Alexei Navalny, l'UE ha espresso indignazione per la morte di Navalny e ha ricordato la ripetuta condanna dell'UE riguardo all'avvelenamento e alle azioni di matrice politica adottate nei suoi confronti, tra cui la detenzione e i maltrattamenti nel sistema carcerario.

Ha sottolineato che l'UE farà tutto quanto in suo potere affinché la leadership politica e le autorità russe siano chiamate a rispondere della sua morte e imporrà ulteriori sanzioni.

L'UE esorta nuovamente la Russia a rilasciare immediatamente e senza condizioni tutte le persone detenute sulla base di accuse di matrice politica.

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